Federalberghi contro Booking.com: parte l’azione legale collettiva per risarcire gli hotel italiani
di Matteo ScolariUna svolta giudiziaria di grande rilievo sta prendendo forma nel settore dell’ospitalità europea, e Verona è in prima linea. Federalberghi, la federazione nazionale degli albergatori, ha annunciato l’avvio di una class action contro Booking.com, con il sostegno di HOTREC – l’associazione europea dell’ospitalità – e delle organizzazioni nazionali di ben 25 Paesi europei. A supportare con forza l’iniziativa, in rappresentanza del territorio scaligero, è Maurizio Russo, presidente di Federalberghi Confcommercio Verona.
La decisione arriva in seguito alla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) del 19 settembre 2024, che ha sancito l’illegalità delle cosiddette clausole di parità tariffaria (parity rate), imposte da Booking.com. Tali clausole obbligavano gli hotel a non offrire prezzi o condizioni più vantaggiose sui propri siti rispetto a quelli presenti sulla piattaforma.
Una pratica giudicata anticompetitiva e lesiva della libertà di mercato, con effetti distorsivi durati oltre vent’anni. «Un’opportunità per difendere i propri diritti, recuperare le perdite e sostenere un mercato online più equo», ha commentato Maurizio Russo, che sottolinea come queste clausole «abbiano posto gli alberghi in una posizione di svantaggio competitivo, gonfiato le commissioni e limitato la possibilità di concorrenza tra piattaforme».

Federalberghi, sulla base dei principi generali del diritto della concorrenza europeo, ritiene che le imprese italiane del comparto turistico-ricettivo abbiano subito un danno economico ingente e che abbiano diritto a un risarcimento. L’azione legale collettiva punta a recuperare una quota significativa delle commissioni versate a Booking.com dal 2004 al 2024, oltre agli interessi maturati.
A guidare la causa sarà un team di giuristi ed economisti di fama internazionale, già protagonisti della vittoriosa sentenza emessa dalla CGUE nel 2024. Un ulteriore elemento che consolida la solidità dell’iniziativa e che invita alla partecipazione da parte degli albergatori italiani.
L’adesione è aperta a tutte le strutture ricettive italiane e avviene attraverso il portale dedicato www.mybookingclaim.com, che consente la registrazione online. Il termine ultimo per aderire è fissato al 31 luglio 2025.
Quella intentata da Federalberghi si configura non solo come un’azione di tutela legale, ma anche come un atto politico e culturale a difesa dell’equilibrio del mercato digitale e della sopravvivenza di un settore fondamentale per l’economia italiana.
In città come Verona, da sempre cuore pulsante del turismo culturale e fieristico nazionale, l’iniziativa si presenta come una presa di posizione netta contro le distorsioni del mercato online e una riaffermazione della centralità delle imprese locali.
Maurizio Russo, concludendo, lancia un appello a tutte le strutture veronesi e italiane: «È giunto il momento di far sentire la nostra voce: non solo per ottenere giustizia per quanto accaduto, ma per costruire finalmente un mercato digitale più libero, competitivo ed equo per tutti».
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