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Gazzo Veronese, inaugurato l’impianto biometano di Chiesone

di Matteo Scolari
Da BTS Biogas ed Eiffel Investment Group un progetto da 2 milioni di Sm³ annui: -4.500 tonnellate di CO₂ l’anno e 30.400 tonnellate di fertilizzante organico prodotto.

Un passo concreto verso la transizione energetica e un esempio virtuoso di cooperazione internazionale e sostenibilità ambientale: è stato inaugurato a Gazzo Veronese l’impianto di biometano di Chiesone, frutto della collaborazione tra BTS Biogas, eccellenza italiana nella digestione anaerobica, ed Eiffel Investment Group, fondo francese specializzato nella finanza sostenibile.

L’impianto a Gazzo (foto di quest’inverno)

L’impianto, originariamente costruito nel 2012 per la produzione di biogas, è stato recentemente riconvertito a biometano con una capacità produttiva di circa 250 Sm³/h, pari a oltre 2.125.000 Sm³/anno, una quantità sufficiente per coprire il fabbisogno energetico di più di 1.500 famiglie. Il nuovo asset è entrato in funzione nel dicembre 2024 e ha beneficiato del supporto dei fondi PNRR, attraverso il decreto biometano del 15 settembre 2022.

All’inaugurazione, svoltasi il 16 maggio ad Affi (Verona), erano presenti figure di spicco del mondo istituzionale, agricolo e industriale. Tra questi: Franco Lusuriello, CEO di BTS Biogas; Angelo Baronchelli, Presidente di AB; Stefano Negrini, Sindaco di Gazzo Veronese; Cristian Curlisi, Direttore del Consorzio Italiano Biogas; Giacomo Beltrame, vicepresidente di Coldiretti Verona. Non sono mancati messaggi istituzionali, tra cui quello della viceministra all’Ambiente Vanna Gavia, che ha definito l’impianto «un simbolo concreto della transizione ecologica e della collaborazione tra pubblico e privato».

Franco Lusuriello CEO di Gruppo BTS.
Franco Lusuriello CEO di Gruppo BTS.

«Sono felice di inaugurare questa struttura alla presenza dei nostri partner e delle istituzioni. È il primo impianto di nostra proprietà, un traguardo importante dopo oltre 25 anni di attività nel settore», ha dichiarato Lusuriello.

Il progetto rientra nella strategia di Green One, joint venture tra BTS DevCo – ramo operativo del gruppo BTS – ed Eiffel Gaz Vert, fondo specializzato di Eiffel Investment Group. Per quest’ultimo, come ricordano Pierre-Antoine Machelon e Marc-Etienne Mercadier, l’impianto è un tassello fondamentale per la sovranità energetica regionale e la valorizzazione delle risorse agricole locali.

L’impatto ambientale è significativo: si stima un risparmio annuo di 4.500 tonnellate di CO₂, pari a 150.000 alberi piantati, e la produzione di oltre 30.400 tonnellate di fertilizzante organico, in un perfetto esempio di economia circolare.

Nel suo intervento, il sindaco Negrini ha sottolineato la duplice valenza di questi impianti: «Impatto ambientale controllato e contributo all’economia agricola locale, oggi in sofferenza». Il direttore del CIB, Cristian Curlisi, ha ribadito il ruolo del settore agricolo nella transizione ecologica e l’importanza del PNRR per sbloccare risorse fondamentali per la crescita del settore:
«Ora è essenziale garantire il completamento dei progetti ammessi ai bandi e ricevere da Bruxelles conferme rapide sul rifinanziamento. CIB continuerà ad accompagnare le imprese in questo percorso».

L’inaugurazione ha visto anche la partecipazione di Paola Boscaini, deputata, Alberto Mazzurana, consigliere provinciale all’Ambiente, Flavio Tosi, eurodeputato, e Alberto Bozza, consigliere regionale Veneto.

Il modello Chiesone dimostra come, partendo da una base tecnologica avanzata, sia possibile coniugare innovazione industriale, sostenibilità ambientale e filiera agricola. In un contesto europeo che guarda sempre più al biometano come risorsa strategica, questa iniziativa veronese si propone come benchmark nazionale per il settore.

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