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Cisl Verona, presentata la ricerca sul futuro demografico e sociale del territorio

di Redazione
In occasione del congresso provinciale, la Cisl ha presentato uno studio su demografia, immigrazione, abitare e turismo: Verona cresce ma invecchia, e affronta nuove sfide tra squilibri territoriali e risorse strategiche.

Popolazione anziana, immigrati, casa, turismo. Sono i temi della ricerca Popolazione e territorio: il futuro di Verona tra invecchiamento e nuove sfide a cura di Francesco Peron presentata stamattina al ventesimo congresso di Cisl Verona, aperto ieri in fiera con il titolo «Il sindacato per la comunità. Ripensare il lavoro tra rigenerazione sociale e umanesimo» e che si chiuderà oggi pomeriggio con le operazioni di voto e la successiva proclamazione degli eletti: i 205 delegati Cisl di tutta la provincia che eleggeranno il nuovo Consiglio generale di 94 persone e quindi il segretario generale, i componenti della segreteria e dell’esecutivo, il presidente dei Sindaci revisori e i componenti di diritto nel Consiglio generale dell’Usr.

La ricerca, commissionata dall’UST CISL di Verona, affronta diversi temi di attualità ed è suddivisa in quattro macroaree: demografia, immigrazione, abitare, turismo. «La provincia di Verona si trova di fronte a sfide complesse: l’invecchiamento della popolazione, la trasformazione della struttura familiare, le criticità legate all’abitare e l’importanza crescente del contributo degli stranieri – commenta il segretario Giampaolo Veghini -. Allo stesso tempo, può contare su risorse strategiche come il turismo e una distribuzione demografica relativamente equilibrata. La lettura integrata di questi fenomeni è essenziale per orientare le politiche sindacali e le strategie di sviluppo locale».

«La ricerca – aggiunge Francesco Peron – di offrire un’analisi articolata della realtà socio-economica della provincia, con focus appunto su demografia, immigrazione, abitare e turismo. Il territorio veronese non è omogeneo: le differenze tra aree centrali, periferiche e turistiche sono significative e richiedono letture territoriali distinte per comprenderne dinamiche e criticità». 

I temi affrontati

Peron ha affrontato i temi riassumendoli per capitoli: 

Demografia

Dal 1982 a oggi la popolazione della provincia è aumentata di oltre 150.000 persone, arrivando a 927.000 nel 2024. Tuttavia, questa crescita nasconde fenomeni rilevanti: l’invecchiamento della popolazione e la diminuzione dei giovani. Gli over 65 sono passati dal 13% al 23% e, secondo le previsioni, nel 2043 saranno quasi un terzo della popolazione. Contestualmente, cala la fascia in età lavorativa, ponendo interrogativi sulla sostenibilità del sistema sociale e previdenziale. Anche le nascite sono in continuo calo, mentre è elevato il numero di famiglie monocomposte, segnando un cambiamento profondo nella struttura sociale.

Geograficamente, il Comune di Verona concentra la maggior parte della popolazione e funge da polo attrattivo per giovani famiglie che si insediano nei comuni vicini. Al contrario, le zone del Lago di Garda e del Basso Veronese registrano un’alta presenza di anziani soli. Rispetto al resto del Veneto, la Provincia di Verona si distingue per una crescita demografica più diffusa e per una tenuta maggiore anche nelle aree periferiche.

Immigrazione

La componente straniera ha avuto un ruolo chiave nella crescita della popolazione, soprattutto tra fine anni ’90 e primo decennio 2000. Oggi gli stranieri rappresentano oltre il 12% dei residenti, con una presenza particolarmente giovane e concentrata nei comuni più grandi. Le principali comunità provengono da Romania, Marocco, Sri Lanka e Albania. In alcuni settori lavorativi – agricoltura, costruzioni, logistica – la loro presenza è diventata essenziale.

Abitare

Il numero di abitazioni in provincia è più che raddoppiato dal 1971, ma cresce anche il numero di case non occupate, arrivate al 20,3% nel 2021. Questo fenomeno è legato sia a seconde case e affitti turistici sia a immobili effettivamente vuoti. Inoltre, il patrimonio edilizio è in gran parte datato e poco efficiente dal punto di vista energetico: una quota rilevante di abitazioni è ancora in classe G o F. Nonostante le dimensioni medio-grandi delle case, prevalgono nuclei familiari molto piccoli, con oltre 133.000 abitazioni occupate da una sola persona.

Turismo

Il turismo si conferma uno dei motori economici del territorio: Verona è la seconda provincia del Veneto per numero di arrivi, con 5,5 milioni di visitatori nel 2023. Dopo la crisi della pandemia, il settore ha recuperato rapidamente e il turismo internazionale ha raggiunto il 68% degli arrivi totali, confermando la vocazione attrattiva del territorio.

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