Crisi Vetrerie Riunite: dichiarati gli investimenti del piano industriale
di Matteo ScolariSi è svolto oggi, 26 marzo 2025, presso la sede della Regione Veneto, un nuovo incontro del tavolo regionale di crisi per affrontare la situazione dello stabilimento di Vetrerie Riunite di Colognola ai Colli , al centro di un’importante vertenza occupazionale. Il 7 marzo scorso l’azienda aveva comunicato l’avvio della procedura di licenziamento per 49 lavoratori su un totale di 283. Il confronto, coordinato dall’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro e presieduto dall’assessore regionale al Lavoro Valeria Mantovan, ha visto la partecipazione della Direzione lavoro regionale, della Provincia di Verona, dei vertici aziendali assistiti da Confindustria Verona, oltre ai rappresentanti sindacali di Filctem CGIL e Uiltec UIL.
Durante l’incontro, la società ha ribadito le linee guida del proprio piano industriale di rilancio, dichiarando ufficialmente l’entità degli investimenti previsti per il quinquennio 2025-2029. Secondo quanto riferito dall’assessore Mantovan, tali investimenti non si limiteranno alla riduzione produttiva e occupazionale, ma includeranno interventi significativi come l’automazione degli impianti, la ricostruzione del forno nel 2028 e la manutenzione ordinaria e straordinaria dello stabilimento.
«La quantificazione degli investimenti dichiarata oggi è un segnale concreto di volontà industriale», ha spiegato Valeria Mantovan, che ha anche evidenziato l’importanza della presenza delle due società d’investimento portoghesi, Teak Capital e Tangor Capital, attuali proprietarie dell’azienda. «Il confronto ha permesso di consolidare un impegno aziendale, ma restano da approfondire molti aspetti critici – ha proseguito l’assessore – soprattutto quelli legati alla riduzione di personale e alle modalità con cui contenerne gli impatti sociali».

Mantovan ha inoltre riaffermato la piena disponibilità della Regione a sostenere il percorso di dialogo tra azienda e sindacati, anche attraverso l’attivazione di politiche attive per il lavoro e strumenti per il ricollocamento dei lavoratori coinvolti. L’obiettivo è quello di costruire soluzioni concrete e sostenibili, minimizzando i costi umani della riorganizzazione aziendale.
Parallelamente, prosegue anche il confronto tra Fiom CGIL e l’azienda Borromini, controllata da Vetrerie Riunite, per i 45 lavoratori che rischiano di essere coinvolti in una cessazione totale delle attività. Come ha dichiarato Mantovan, «con le Parti avevamo ipotizzato un percorso che includesse ipotesi di reindustrializzazione, ammortizzatori sociali e incentivi all’esodo. La trattativa non è ancora conclusa, ma confidiamo in un accordo che permetta di salvaguardare almeno in parte l’occupazione».

In conclusione, la Regione Veneto si conferma mediatore attivo e disponibile a promuovere tutte le misure necessarie per gestire al meglio una fase particolarmente delicata per il tessuto economico e sociale del territorio veronese. L’auspicio è che dal dialogo tra le parti emerga una soluzione che coniughi rilancio industriale e tutela del lavoro.
Nel frattempo i sindacati proprio oggi hanno proclamato lo sciopero generale dei metalmeccanici per la giornata del 28 marzo.
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