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Decreto bollette. Federconsumatori: «Serve un intervento più incisivo per le famiglie»

di Matteo Scolari
Secondo Federconsumatori APS, le misure introdotte dal Governo risultano insufficienti e troppo brevi per avere un reale impatto sulle famiglie italiane.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto contro il caro-bollette, introducendo misure che, secondo Federconsumatori APS, risultano insufficienti e troppo brevi per avere un reale impatto sulle famiglie italiane. L’ampliamento del bonus energia ai nuclei con ISEE fino a 25mila euro è un passo avanti, ma la sua durata limitata e l’entità ridotta dei contributi non risolvono il problema strutturale dell’alto costo dell’energia.

Nel prossimo trimestre, il decreto prevede un sostegno di circa 200 euro per le famiglie con ISEE fino a 25mila euro, che può arrivare fino a 500 euro per chi ha già diritto al bonus sociale (nuclei con ISEE fino a 9.530 euro). Tuttavia, secondo Federconsumatori, queste misure sono tardive e poco incisive, mentre l’inflazione continua a far lievitare i prezzi.

Il decreto introduce anche un taglio temporaneo degli oneri di sistema per le piccole e medie imprese, con l’azzeramento per sei mesi della componente Asos. Tuttavia, Federconsumatori sottolinea che questo intervento doveva essere prioritariamente destinato alle famiglie, che continuano a pagare bollette elevate senza un alleggerimento strutturale.

Maurizio Framba, presidente Federconsumatori Verona.
Maurizio Framba, presidente Federconsumatori Verona.

Per affrontare realmente il caro-energia, Federconsumatori propone quattro interventi urgenti:

  1. Disaccoppiare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, per evitare speculazioni che mantengono artificialmente alti i costi per i consumatori.
  2. Rendere strutturale l’estensione del bonus energia almeno per le famiglie con ISEE fino a 20mila euro.
  3. Tagliare e riformare gli oneri di sistema nelle bollette elettriche, trasferendo alcune voci alla fiscalità generale per alleggerire il peso sulle famiglie.
  4. Ridurre l’IVA sul gas almeno fino alla fine dell’anno, per dare un sollievo immediato ai consumatori.

Inoltre, Federconsumatori ribadisce la necessità di reperire le risorse necessarie attraverso una tassazione adeguata sugli extraprofitti delle aziende energetiche, che negli ultimi anni hanno registrato guadagni record a spese dei cittadini.

Infine, il decreto rinvia di due anni l’ingresso dei clienti elettrici vulnerabili nel mercato libero, una scelta che evidenzia ancora una volta la difficoltà di garantire ai consumatori tariffe eque e trasparenti.

Secondo Federconsumatori, serve un intervento più coraggioso e strutturale per garantire alle famiglie un accesso equo all’energia e contrastare l’aumento del costo della vita.

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