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Furlani: «Con l’IA si sopperisce alla carenza di manodopera nel settore edile»

di Matteo Scolari
Federico Furlani, Presidente di SIMEM Group e Founder di BuildTrust, presenta le opportunità dell’intelligenza artificiale per il settore edilizio e il progetto BuildTrust, una piattaforma digitale basata su BIM, IT e blockchain.

Verona ha ospitato VeronA.I. – La rivoluzione digitale nella nostra città, un evento organizzato da AVM Sgr e BuildTrust presso la Sala Polifunzionale della Fondazione Cariverona. Durante l’incontro, Federico Furlani, Presidente di SIMEM Group e Founder di BuildTrust, ha illustrato come l’intelligenza artificiale stia rivoluzionando anche il settore delle costruzioni, affrontando sfide chiave come la carenza di manodopera e l’efficienza nei cantieri.

Presidente, anche un settore più tradizionale come l’edilizia può trarre vantaggi dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale?

Assolutamente sì. Oggi assistiamo a una rivoluzione tecnologica che sta coinvolgendo anche il mondo delle costruzioni. L’intelligenza artificiale ci permette di affrontare problemi significativi, come la carenza di manodopera, sia specializzata che non specializzata, che sta mettendo in difficoltà imprese e progetti. Per questo abbiamo deciso di cogliere queste opportunità e lanciare BuildTrust, una piattaforma digitale innovativa che presentiamo proprio oggi a Verona, grazie all’ospitalità e al supporto della Fondazione e del suo presidente Bruno Giordano, con il quale condividiamo una forte passione per l’innovazione.

Quali sono le caratteristiche di questa piattaforma? Cosa permetterà di fare?

La piattaforma BuildTrust si fonda su tre pilastri fondamentali: BIM (Building Information Modeling), una nuova modalità di progettazione multidimensionale che consente una gestione più efficiente e integrata delle costruzioni; IT (Information Technology), ovvero la raccolta e gestione dei dati provenienti dal campo, grazie alle tecnologie installate sulle macchine nei cantieri; Blockchain, utilizzata non per criptare le informazioni, ma per distribuirle in modo trasparente a tutti gli stakeholder coinvolti in un progetto. Attraverso questi strumenti, l’intelligenza artificiale ci aiuta a elaborare in tempo reale una grande quantità di dati, monitorare l’avanzamento dei lavori e garantire il completamento delle opere nei tempi previsti e nei limiti del budget.

BuildTrust nasce come una start-up, ma oggi è diventata una realtà consolidata. Può raccontarci di questo percorso?

Sì, BuildTrust è partita come un’idea nata in grandi cantieri internazionali, come il raddoppio del Canale di Panama. Grazie al supporto di Cassa Depositi e Prestiti, PDB C, Reena, Sony e altre grandi aziende che hanno creduto nel nostro progetto, la stiamo sviluppando su scala globale. Il nostro obiettivo è trasformarla in un sistema diffuso di monitoraggio per l’edilizia, capace di migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle costruzioni.

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