Nuova call-to-action

Boscaini: «Non si nasce leader, né si viene incoronati tali»

di Matteo Scolari
Il presidente di Confindustria Verona e Veneto, Raffaele Boscaini, è intervenuto ieri all'evento “Leader by Example 2025”, dando una sua definizione personale di leadership.

L’evento di ieri nella sede di Confindustria Verona, “Leader by Example 2025”, promosso da Range Rover in collaborazione con Il Sole 24 Ore, ha riunito leader del settore pubblico e privato, imprenditori e professionisti, per riflettere sul ruolo della leadership nelle PMI italiane, tra innovazione, transizione generazionale e nuove sfide economiche. A dare una definizione personale, autentica di leadeship è stato Raffaele Boscaini, Presidente di Confindustria Verona e, da pochi giorni, anche di Confindustria Veneto.

Nel suo intervento, Boscaini ha offerto una riflessione approfondita su questo tema, sottolineando come essa non sia una dote innata, ma una conquista costruita nel tempo attraverso esperienze, valori e relazioni. «Non si nasce leader, né si viene incoronati tali», ha affermato, aggiungendo che «la leadership è una condizione di fatto, che si conquista con il tempo, con i propri atteggiamenti e con una serie di modalità che sono diverse per ognuno».

Per Boscaini, la prima caratteristica imprescindibile di un leader è l’autenticità. Un vero leader deve essere coerente, affidabile e capace di esprimere i propri valori in modo chiaro e trasparente. Ma essere leader significa anche assumersi responsabilità, poiché le decisioni prese incidono sulla vita delle persone e sul futuro delle imprese. «Un leader è capace di azioni responsabili che lo coinvolgono come soggetto sociale, al di fuori del proprio team, della propria azienda e persino della propria città».

Un altro aspetto fondamentale della leadership è la costruzione delle relazioni. Boscaini ha sottolineato come sia necessario creare ponti, sviluppare reti e coltivare connessioni che vadano oltre il proprio ambito diretto. A questo si lega un elemento spesso sottovalutato: la generosità. «Alla fine, tutto ritorna», ha osservato, ribadendo l’importanza della condivisione di esperienze e opportunità.

Un ultimo punto su cui Boscaini si è soffermato è la solitudine del leader. Pur riconoscendo che chi guida un’impresa o un’organizzazione si trovi spesso solo di fronte a scelte difficili, ha messo in guardia contro il rischio di cadere nell’individualismo. «La solitudine non va mai confusa con l’individualismo, perché un vero leader è sempre aperto agli altri».

👉 VUOI RICEVERE IL SETTIMANALE ECONOMICO MULTIMEDIALE DI VERONA NETWORK?
👉 ARRIVA IL SABATO, È GRATUITO!

PER RICEVERLO VIA EMAIL

Condividi ora!