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Digital Business, studenti ed esperti a confronto all’università di Verona

di Matteo Scolari
Martedì 10 dicembre, un workshop presso il Polo Santa Marta ha permesso un dialogo costruttivo tra studenti all'ultimo atto della magistrale e imprenditori digitali e della comunicazione che si sono messi a disposizione per suggerimenti e consigli.

Lezione di confronto all’Università di Verona tra gli studenti del corso magistrale in Digital Business & Social Media Marketing e alcuni professionisti della comunicazione, che si sono ritrovati assieme martedì 10 dicembre in occasione del workshop finale dal titolo “#what’s next”, organizzato dai professori Paola Signori e Alessio Sartore.

«È un’idea che nasce dalla volontà di creare connessioni mentali e relazionali. Non si tratta solo di trasferire conoscenze teoriche, ma di andare oltre, puntando su competenze relazionali e umane. – spiega Paola Signori, docente e co-organizzatrice dell’evento – Le competenze tecniche sono importanti, ma lo sono altrettanto quelle che aiutano a creare connessioni».

Il professor Alessio Sartore ha sottolineato come il corso abbia adottato un approccio basato sul “project learning”, una metodologia che combina insegnamento e pratica: «Gli studenti hanno costruito una startup e ricevuto feedback concreti dagli esperti. Studiare marketing significa confrontarsi con la realtà e restare in contatto con il mercato».

Tra gli ospiti, Marco Anderle, fondatore di aziende e piattaforme digitali, ha condiviso la propria esperienza: «È stato molto piacevole e ho notato che gli studenti sono in grado di fare proposte innovative e di rottura, soprattutto in tema di social network. Il modello di sostenibilità economica è prioritario. Quando si parla di social media, la creatività è fondamentale, ma bisogna anche pensare alla stabilità economica dei progetti».

Andrea Toniolo, fondatore di Openinnovation.me, ha presentato una piattaforma innovativa che facilita il dialogo tra clienti e aziende per migliorare i prodotti. «Abbiamo mostrato come il dialogo non si limiti ai social media, ma si estenda a contenuti di valore che abbiano peso sia per le aziende che per i clienti» ha spiegato Toniolo.

Tra i progetti presentati dagli studenti, spicca “Meeko”, un’iniziativa per affrontare l’ansia giovanile. «Abbiamo percepito su di noi questo problema e vogliamo proporre qualcosa di valore, non solo per noi stessi ma anche per gli altri» ha dichiarato Michelle Baitan, rappresentante del team di studenti.

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