La gestione degli scarti industriali tra sfide e opportunità
di RedazioneOrganizzato da Confindustria Verona in collaborazione con Verona Stone District l’appuntamento che ha visto ieri, 8 novembre, la partecipazione di una sessantina di imprenditori della filiera del marmo. Un’occasione per mettere in evidenza le sfide e le opportunità in una gestione sostenibile degli scarti industriali.
Un argomento complesso che richiede conoscenza dalla materia dal punto di vista normativo e tecnico e una rete di relazioni in grado di dialogare con le istituzioni per trovare risposte e soluzioni di fronte ad una legislazione non sempre di facile interpretazione.
Dopo i saluti di apertura di Pierluigi Testi, Presidente della sezione marmo di Confindustria Verona, il pomeriggio ha visto gli interventi degli esperti di Confindustria Verona e Confindustria Veneto, Rita Perini e Marco Armillotta, che hanno evidenziato alle aziende presenti come poter valorizzazione scarti di lavorazione, grazie agli strumenti normativi esistenti. In chiusura il Prof. Marco Cristani, del Dipartimento di Ingegneria DIMI dell’Università di Verona, ha illustrato i vantaggi dell’intelligenza artificiale per rendere più sostenibile la filiera dei materiali. Moderatore della serata è stato Filiberto Semenzin, Presidente del Verona Stone District.
La decisione di dedicare un evento in tema di gestione degli scarti al comparto del marmo nasce dall’esigenza, ormai non più rinviabile, di trovare soluzioni alternative alla destinazione in discarica dei residui di lavorazione della pietra naturale, in ottica di economia circolare, facendo leva sulle opportunità offerte dalla normativa vigente. In particolare, al centro del dibattito i cosiddetti end of waste e i sottoprodotti.
Nel caso degli end of waste un rifiuto, sottoposto ad un processo di recupero, perde tale qualifica per acquisire quella di prodotto. Il Decreto del Ministero dell’Ambiente dello scorso 28 giugno n. 127, per la prima volta, definisce in modo chiaro i limiti di inquinanti per gli inerti differenziati per utilizzo e le procedure da seguire affinché tali scarti possano essere destinati ad un percorso di recupero.
Ma l’obiettivo primario per le aziende del comparto è quello di ottenere il riconoscimento per alcune destinazioni di questi materiali dello status di sottoprodotto, come ha sottolineato Pierluigi Testi, «Ossia una nuova destinazione dello scarto che rappresenta già in sé un bene di valore, in quanto impiegabile come materia prima in una differente produzione o utilizzo. È opportuno raggiungere un equilibrio compatibile tra risorse ed ambiente, ci sono già obiettivi chiari».
«Verona Stone District è riconosciuto dalla Regione Veneto e rappresenta gli interessi delle aziende del settore del marmo della provincia di Verona e di Vicenza, accreditato come rappresentante di interessi presso la Camera dei Deputati e il Ministero delle imprese e del Made in Italy. Con un’intensa attività di supporto e lobbying, assieme a Confindustria, le imprese hanno potuto beneficiare di circa un milione di contributi a fondo perduto per iniziative di promozione, internazionalizzazione e per l’economia circolare. Per il futuro penso sia sempre più importante assumere, con Confindustria, un ruolo di coordinamento per seguire i vari progetti in campo sul tema della ricerca, dell’economia circolare e della possibilità di utilizzare i residui della trasformazione del marmo, della pietra naturale e degli altri materiali come sottoprodotto per altri settori: penso alle strade ed ai sottofondi. Di cui questo incontro rappresenta un importante tassello. Un tema delicato per il quale è fondamentale il supporto degli Enti pubblici. I progetti e le iniziative di ricerca in essere anche con l’università di Verona richiedono tempi ragionevolmente lunghi. Sarà pertanto utile avere nel frattempo siti a disposizione dove smaltire gli inerti perché le nostre aziende devono continuare a lavorare» ha ricordato Filiberto Semenzin.
Poter riammettere nel circolo dei prodotti gli scarti rappresenta un tassello fondamentale per la sostenibilità economica delle imprese del settore ed anche per la loro sostenibilità ambientale per realizzare una filiera produttiva basata sulle tre R: Ridurre, Riutilizzare e Riciclare. Tappe fondamentali verso la realizzazione del Green Deal.
E sono molti i progetti avviati che vanno in questa direzione e che vedono impegnati, oltre a Confindustria Verona e al Verona Stone District, l’Università di Verona, ISIM di Confindustria Marmomacchine, il Consorzio Marmisti della Valpantena e l’Università di Padova.
In tal senso va anche l’istituzione, a cura della Regione Veneto, dei tavoli relativi agli end of waste e ai sottoprodotti, il cui scopo è validare le buone pratiche nella gestione dei residui di lavorazione di tutti i settori produttivi, quindi anche quelle del comparto lapideo. In tali tavoli è coinvolta anche Confindustria Veneto che ha già fatto pervenire la documentazione relativa ai progetti di economia circolare in fase di implementazione per accendere un faro sugli sforzi che il settore sta compiendo.
Diverse le domande che un’azienda si deve porre prima di intraprendere questa strada e ben tracciato il sentiero normativo che prevede regole comunitarie, nazionali e regionali. In Veneto il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani da un lato identifica chiaramente l’iter da intraprendere dall’altro manifesta la volontà della nostra Regione di poter supportare le imprese in questo ambito contribuendo al superamento di difficoltà interpretative e offrendo un canale di comunicazione diretto.
Poter contare su un sistema efficiente ed efficace di gestione degli scarti non ha impatti solo economici ma fa parte di una ampia responsabilità sociale che il mondo economico si assume.
Risvolti messi in luce anche dall’intervento del Prof. Marco Cristani, del Dipartimento di Ingegneria DIMI dell’Università di Verona, che ha descritto il progetto Cariverona Final Lap, un’iniziativa che unisce intelligenza artificiale e sostenibilità per il monitoraggio e la valorizzazione dei materiali di scarto.
Il calendario di incontri con le aziende del marmo proseguirà il 26 novembre alle ore 17.30 presso la sede di Confindustria Verona in Piazza Cittadella 12 con un appuntamento dedicato alla prevenzione del rischio da silice nel settore del marmo alla presenza di esperti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e in medicina del lavoro.
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