Lappa: «PNRR? Va curata prima la gestione organizzativa»
di Matteo ScolariL’implementazione di infrastrutture non è solo una questione di risorse economiche e tecniche, ma anche e soprattutto di gestione organizzativa. Questo è uno dei principali messaggi emersi durante la puntata di Focus Verona Economia con Stefano Lappa, membro del board del Gruppo Contec e amministratore delegato di Pronext. Lappa ha offerto una prospettiva chiara su come il PNRR stia trasformando il panorama delle infrastrutture, ma anche sulle sfide organizzative che esso comporta, specialmente per la Pubblica Amministrazione.
Dottor Lappa, com’è stato il coinvolgimento del vostro gruppo nelle iniziative legate al PNRR?
Il PNRR è sicuramente un tema centrale per il nostro gruppo. Negli ultimi anni, abbiamo lavorato intensamente sia come consulenti per la Pubblica Amministrazione, sia nell’attuazione pratica dei progetti legati al Next Generation EU. Abbiamo affiancato diverse amministrazioni nella gestione delle risorse, e ci occupiamo direttamente della progettazione e realizzazione delle opere. Ma, come diciamo spesso, il PNRR non è solo questione di spesa.
Cosa intende per “non è solo questione di spesa”?
Quello che noi ripetiamo costantemente ai nostri clienti è che il PNRR rappresenta un enorme sforzo organizzativo, più che solo economico. Le risorse ci sono, ma senza un’efficace capacità di pianificazione e gestione, non si arriva al traguardo. Abbiamo visto che, in molti casi, l’ostacolo principale non è la mancanza di fondi, ma l’incapacità delle amministrazioni di organizzarsi per implementare i progetti in tempi utili.
Quindi l’organizzazione è la chiave del successo?
Assolutamente. La nostra esperienza ci insegna che le Pubbliche Amministrazioni, specie quelle locali, spesso faticano a gestire la mole di lavoro richiesta dal PNRR. Servono competenze tecniche, ma soprattutto capacità gestionali. Noi, come Gruppo Contec, abbiamo affiancato enti locali per fornire supporto in questo ambito, cercando di aiutarli a strutturarsi meglio per far fronte alle scadenze e alle complessità dei progetti.
In quali settori specifici vi siete concentrati?
Il nostro lavoro spazia su più fronti: dall’urbanistica alla mobilità, fino alla riqualificazione energetica degli edifici. Grazie al PNRR, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare a progetti significativi in tutta Italia, ma la sfida più grande resta quella di coordinare le varie fasi, dall’ideazione alla realizzazione finale. È un percorso complesso, e senza un’attenta pianificazione e gestione delle risorse umane e tecniche, il rischio di rallentamenti è sempre dietro l’angolo.
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