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Aziende agricole online? Il 90%, ma poche usano la rete per la gestione aziendale

di Matteo Scolari
Il Consorzio LEB, nell’ambito del progetto PHITO, ha illustrato i risultati di un questionario diffuso a oltre 2000 imprese del territorio di sua competenza.

Il Consorzio LEB ha presentato i risultati del questionario sottoposto a oltre 2000 aziende agricole delle province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia nell’ambito del progetto PHITO. Questo progetto europeo, iniziato a settembre 2023 e della durata di cinque anni, ha l’obiettivo di colmare il divario digitale tra le piccole e medie imprese agricole, fornendo loro strumenti tecnologici avanzati, facilmente accessibili e personalizzati.

Secondo i dati raccolti, il 90% degli agricoltori è connesso a internet, e il 95% lo fa tramite smartphone. Tuttavia, solo il 4% utilizza la tecnologia per consigli di gestione aziendale, mentre il restante si affida principalmente a strumenti come le previsioni meteo e i dati satellitari. Questo rivela una necessità di sviluppare strumenti più efficaci e su misura per le reali esigenze degli agricoltori, che spesso trovano le tecnologie esistenti inadeguate o troppo costose.

Azienda agricola biologica (foto archivio)

Il progetto PHITO mira a risolvere proprio queste criticità attraverso la creazione di una piattaforma digitale che renderà accessibili tecnologie avanzate anche per le PMI agricole, facilitando il monitoraggio climatico, l’ottimizzazione delle pratiche agricole e promuovendo un’agricoltura sostenibile. Il primo prototipo della piattaforma sarà pronto già a dicembre 2024, con l’opportunità per gli aderenti al progetto di testarlo e fornire feedback utili per migliorare ulteriormente il servizio.

Durante l’incontro al centro di ricerca Ce.Sp.l.l. del Consorzio, sono intervenuti il presidente Moreno Cavazza, il direttore Paolo Ambroso e la ricercatrice Giulia Sofia, che hanno illustrato i risultati del progetto e discusso delle prossime fasi. “L’applicazione in fase di sviluppo dovrà rispettare le esigenze degli utenti,” ha affermato Sofia, “fornendo dati locali come previsioni meteo, caratteristiche del suolo e normative, oltre a promuovere la collaborazione tra le aziende agricole.”

Moreno Cavazza e il direttore Paolo Ambroso.
Moreno Cavazza e il direttore Paolo Ambroso.

Il 60% degli imprenditori agricoli intervistati ha un diploma, il 30% una laurea, e l’esperienza media nel settore è di circa 20 anni. Con una superficie media aziendale di 35 ettari, le colture più comuni sono seminativi e vigneti. Un altro dato interessante riguarda la distribuzione dei prodotti agricoli: molte delle aziende del Consorzio LEB vendono i loro prodotti entro 5 km dalla sede aziendale, dimostrando una forte connessione con il mercato locale.

L’incontro è stato anche un’occasione per valorizzare le eccellenze agricole del territorio, tra cui prodotti come Monte Veronese, Sopressa Vicentina e Prosciutto Veneto, insieme ai pregiati vini locali. Il Consorzio LEB, insieme ai consorzi elementari, continua a supportare le aziende agricole nella gestione delle risorse irrigue e nello sviluppo di tecnologie che possano migliorare la redditività.

Nel 2025 verrà lanciata la serie video “Le Storie di PHITO“, composta da tre stagioni di cinque episodi ciascuna, che illustrerà con riprese aeree e interviste come le tecnologie digitali stiano trasformando l’agricoltura locale.

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