Centri di Servizio Territoriale (CST), UIL FPL: «Situazione al limite»
di Matteo ScolariLa situazione dei Centri di Servizio Territoriale (CST) di Verona è sempre più critica, con gravi problemi strutturali che compromettono sia la salute dei lavoratori sia il servizio offerto agli utenti. A denunciare con forza questa emergenza è il Segretario Generale UIL FPL di Verona, Stefano Gottardi, che sottolinea come non sia la prima volta che la situazione venga portata all’attenzione delle autorità competenti. Tuttavia, la gravità delle condizioni attuali richiede un intervento immediato.

I CST3, ad esempio, sono afflitti da muffe e infiltrazioni che stanno causando serie problematiche di salute tra i dipendenti. Alcuni di loro sono stati costretti ad allontanarsi temporaneamente dall’edificio, mentre altri, già affetti da problemi respiratori cronici, sono stati trasferiti in altre sedi. «L’ambiente è insalubre e necessita di interventi immediati» – afferma il Segretario Organizzativo UIL FPL, Marco Bognin, che ha dettagliato le condizioni preoccupanti in cui versano i vari CST.
«Il CST1 di Via Macello 2, pur essendo in buone condizioni strutturali, soffre di spazi insufficienti per far fronte alle esigenze attuali. La situazione è ulteriormente complicata dal malfunzionamento dell’unica uscita di sicurezza, che in caso di emergenza non garantirebbe un’evacuazione sicura. “È essenziale un adeguamento rapido» – continua Bognin.

La situazione più preoccupante si registra però al CST5, dove un ordine di sfratto emesso dall’ULSS9 ha costretto l’amministrazione a cercare una nuova sede. Attualmente, l’opzione disponibile è l’Istituto Leonardo da Vinci, ma la struttura richiede una ristrutturazione completa che potrebbe durare anni. Nel frattempo, i lavoratori sono privi di una sede adeguata, con pesanti ripercussioni sull’organizzazione del lavoro.
Un’altra criticità riguarda il CST4, dove finalmente è stata consegnata una nuova auto per le assistenti sociali, ma il veicolo presenta gravi problemi meccanici, risultando spesso in officina e creando disagi significativi per il personale, che deve affrontare numerosi spostamenti giornalieri.
Questi immobili, attualmente al limite della loro capacità, non sono in grado di supportare il previsto sviluppo urbano della regione Veneto e degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS). Secondo Stefano Gottardi, senza un piano di interventi adeguato, i CST rischiano di collassare sotto la pressione delle carenze strutturali e organizzative.
Marco Bognin conclude sottolineando che «i problemi sopra elencati minacciano di far collassare il già fragile equilibrio operativo dei CST”. UIL FPL ha quindi richiesto un incontro urgente per elaborare un crono programma e un piano di interventi che garantisca ai lavoratori un ambiente salubre, organizzato e sicuro».
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