Al Frantoio Bonamini ospiti gli studenti dell’Università di Tucson
di RedazioneAnche quest’anno lo storico Frantoio Bonamini è stata la prima tappa del programma “Mediterranean Diet and Health”, organizzato dal Dipartimento di Scienze dell’Alimentazione dell’Università di Tucson, Arizona (USA).
Gli studenti hanno preso parte a una mattinata interamente dedicata all’olio EVO, grande protagonista della dieta mediterranea. A fare da piacevole contorno alla giornata anche una dimostrazione culinaria di alto livello da parte dello chef Marcantonio Sagramoso de Le Cedrare che ha preparato gustosi piatti a base del prezioso oro giallo.
«Vogliamo sostenere un percorso di promozione e divulgazione della cultura dell’olio dell’Est Veronese e in particolare della Val d’Illasi a tutti i livelli e gradi della scuola – spiega Sabrina Sartorari (moglie e socia di Giancarlo Bonamini) -, partiamo dalle materne per approdare a questa collaborazione decennale con l’Università di Tucson dell’Arizona. Abbiamo studenti italiani, ma anche internazionali e questo dimostra l’interessa per l’olio, il nostro prodotto di eccellenza».

«Il nostro obiettivo è cercare di far conoscere sempre di più questo alimento della dieta mediterranea dai molteplici benefici – spiega Sartorari -. Vogliamo fare cultura, cerchiamo di spiegare cos’è un olio extravergine di oliva, come può essere usato in cucina e quali sono i valori nutrizionali positivi».
«Ma oltre alle scuole, che siano le materne locali o le scuole specializzate come gli istituti alberghieri o quei percorsi universitari che si specializzano nel mondo della nutrizione o dell’alimentazione vogliamo parlare anche ad aziende e professionisti – sottolinea Sartorari -, per questo abbiamo realizzato una stanza video per team building e incontri aziendali per riscoprire così il valore del territorio e di un ambiente a contatto con la natura, che sempre di più manca nella quotidianità».
L’olio EVO è un prodotto di eccellenza che ha ancora tanto da raccontare. «Dieci anni fa abbiamo acquisito un nuovo oliveto e adesso contiamo circa 25 ettari di gestione diretta – spiega Giancarlo Bonamini, che assieme alla moglie conduce il frantoio di famiglia -. Dall’ultimo raccolto abbiamo deciso di conferire separatamente le olive per creare la nuova linea Giancarlo Bonamini Olivocultore. Ci tengo a sottolineare “olivocultore”, un prodotto come l’olio Evo infatti non è solo il prodotto di una coltura, ma è anche l’insieme di conoscenze secolari, di amore per la terra e il territorio».
«Il nostro impegno, da una parte, è quello di produrre un olio di altissima qualità, dall’altro spiegare che impegno e lavoro ci sta dietro, il racconto infatti è un bene condiviso che diventa poi cultura collettiva – aggiunge Bonamini -. In questo modo diamo uno strumento in più al consumatore per fare scelte consapevoli e premiare chi produce vicino a loro un olio di qualità».
«La pianta va seguita in ogni fase della crescita, anche quando sembra non stia accadendo niente in realtà l’olivo è in fermento – conclude Bonamini -. In questo momento siamo nella fase di apertura delle mignole, il fiore deve allegare e diventare frutto, per questo servono le giuste condizioni di umidità, ad oggi la mignolatura è bellissima e le premesse sono buone, incrociamo le dita e speriamo bene».
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