Cresce l’export dei distretti industriali a Nordest
di RedazioneLa congiuntura 2023 – con ancora alti tassi di interessi, contrazione dei consumi e incertezze legate ai due conflitti in essere nell’area europea-mediterranea – ha rallentato la crescita dell’export che pure è una delle caratteristiche della nostra economia triveneta. Il dato – elaborato dal Monitor dei distretti industriali del Triveneto di Intesa Sanpaolo – vede i nostri distretti industriali al 30 settembre scorso vendere all’estero oltre 31 miliardi di euro di esportazioni, in aumento del +0,9% a prezzi correnti sullo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento dell’export in valore è stato di circa 268,4 milioni di euro.
I distretti del Trentino Alto Adige mantengono dati di intonazione positiva, con oltre 4,2 miliardi di esportazioni nei primi nove mesi (+281,1 milioni di euro di merci esportate), per un complessivo +7% rispetto all’anno precedente. È l’unica regione del Triveneto che ha mantenuto un profilo trimestrale di crescita ininterrotta nel 2023: anche il terzo trimestre, infatti, mantiene un passo elevato (+7,1% sul medesimo periodo del 2022).
Le imprese distrettuali del Friuli Venezia Giulia superano i 2 miliardi di euro di esportazioni, segnando però un -9,8% nel tendenziale gennaio-settembre (-237 milioni di euro di export), con un profilo cedente più marcato nell’ultimo trimestre di osservazione (-12%).

Dal punto di vista settoriale, secondo il Monitor dei distretti industriali del Triveneto nei primi 9 mesi del 2023 si sono registrate dinamiche brillanti verso l’estero in primis per tutti i distretti della metalmeccanica veneta (+10%), con oltre 5,4 miliardi di euro di esportazioni, per quelli della Meccatronica del Trentino Alto Adige (+11,8%) a quota 2,5 miliardi di export, mentre per il Friuli Venezia Giulia, anche se in misura più modesta, si sono distinte le performance del comparto Agro-alimentare (+6%).
Rispetto all’anno precedente le esportazioni complessive del Triveneto hanno subito un rallentamento dei mercati del Nord America (-6,3%), a fronte di -286 milioni di euro di minori esportazioni. In flessione anche l’Asia Orientale, soprattutto in Cina (-4,4%) e complessivamente il resto del mondo (-2,4%). Tengono l’Asia Centrale (+0,9%) e il Medio Oriente (+3,6%), mentre restano comunque in territorio positivo i mercati dell’Europa (+1,5%), dell’America Latina (+14,3% riconducibile in larga parte a Messico e Brasile) e degli altri paesi d’Europa (+13,4% principalmente per il contributo della Turchia).
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