Accesso al credito, rafforzamento dell’azione dei confidi per le PMI
di adminCrescono le richieste di finanziamento per fare fronte alle esigenze di cassa dei prossimi tre anni, ma proprio la continua domanda di credito per gli investimenti sarà la prima causa di indebitamento delle aziende artigiane.
«Da un sondaggio nazionale del Centro Studi delle Camere di Commercio che ha coinvolto microimprese ed imprese Artigiane emerge che nel triennio 2022-2025 il 28,1% delle imprese intervistate prevede di ricorrere al sistema creditizio per linee di cassa a breve termine, mentre il 34,6% prevede un approvvigionamento finanziario a medio-lungo termine – spiega Stefano Bertani, direttore di Fidi Artigiani, Confidi di emanazione di Casartigiani Verona -. I dati restituiscono l’immagine di un difficile contesto finanziario che ormai caratterizza le nostre realtà da due anni».
I numeri infatti mostrano come a causa dell’emergenza Covid il calo del fatturato sia stata la prima ragione che ha messo in difficoltà il 44,7% delle imprese nello scorso biennio. Seguono i ritardi o mancati incassi (24,6%) e la mancanza di liquidità (16,7%).
In due anni dallo scoppio della crisi pandemica del 2020, il rapporto con il sistema bancario è risultato più critico per il 27,1% delle imprese. A creare più problemi è stata l’interlocuzione con la banca (10,1%), ma anche a stretto giro la maggiore rigidità nella valutazione della solvibilità dell’impresa (9,5%) e la lunghezza e complessità dell’istruttoria per la concessione di un finanziamento (7,7%). Inoltre in questo periodo si sconta l’attuale situazione geopolitica che non esprime solo incertezza, ma anche carenza di materie prime sul mercato con contestuale aumento dei prezzi che non sempre la filiera riesce a riversare sul consumatore finale.
«In un contesto così complesso resta primario l’apporto che una struttura finanziaria come un Confidi può apportare alle imprese – spiega Bertani -. Non solo infatti può agevolare l’accesso al credito bancario per il tramite della concessione di garanzie, ma anche intermediare sia l’interlocuzione con la banca, sia la raccolta, l’elaborazione e la trasmissione dei documenti necessari per l’istruttoria di una richiesta di finanziamento. Senza contare il valore di una consulenza iniziale che permette di identificare il corretto strumento finanziario adatto alle singole esigenze aziendali».
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