Cantina Valpolicella Negrar, Accordini: «Il vino è un fattore emozionale»
di adminIn occasione dell’ultimo numero di Verona Economia abbiamo intervistato il direttore di Cantina Valpolicella Negrar, Daniele Accordini.
Pochi giorni fa c’è stata la presentazione a Roma di Vinitaly. C’è grande entusiasmo anche da parte vostra, per il ritorno di questa importante fiera?
Sicuramente dopo due anni di assenza c’è grande fibrillazione. Nel nostro settore la presenza è fondamentale; dopotutto il vino è un fattore emozionale. Dobbiamo trasmettere i valori del vino e attraverso il web si può certamente comunicare, ma manca il contatto personale. Quest’ultimo è senz’altro un aspetto importante per ristabilire rapporti poi fondamentale anche negli affari e nelle trattative.
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Come vi state preparando? Che tipo di aspettative avete anche da questa edizione?
All’inizio eravamo molto preoccupati, perché molti non sapevano se avrebbero potuto spostarsi o meno. Noi abbiamo presenze dal Canada, dagli Stati Uniti e poi tutta l’Europa, quindi Germania, Belgio, Inghilterra e anche dalla Russia. C’è però tanta voglia di ritornare in presenza, e l’Europa sicuramente parteciperà.
Cantina Valpolicella Negrar si presenta ai nastri di partenza con un fatturato record registrato nel 2021. Si tratta di un grande risultato dal punto di vista professionale.
È stato un po’ una sorpresa, perché chiaramente nessuno aveva esperienza di pandemie e di come gestirle. Noi però avevamo sempre lavorato sulla multicanalità, ovvero più canali di vendita, dalla ristorazione alla grande distribuzione. Con il brand abbiamo poi sempre riservato una grande attenzione alla vendita diretta dei nostri punti vendita, fino ad arrivare all’online. Abbiamo quindi lavorato su più fronti. Oltretutto, la vendita online ha avuto un’esplosione incredibile e questo ha sopperito alla carenza della ristorazione. Anche la grande distribuzione ha fatto un importante balzo in avanti, perché questa pandemia ha cambiato un po’ i modelli di consumo. Non potendo andare al ristorante, tutti noi abbiamo invitato amici nelle nostre abitazioni. Questo ha creato un nuovo modello, un nuovo stile di consumo. Se all’inizio era una necessità, oggi sta diventando ormai un’abitudine. Vedremo cosa succederà in futuro.
Anche per questo nuovo modello di consumo sono infatti cresciute le vendite dell’Amarone e del Ripasso. Nonostante il contesto non semplice, quindi, il trend è sempre rimasto crescente.
Tutta l’intera denominazione della Valpolicella ha avuto un incremento: +9% il Valpolicella, +15% il Ripasso e +23% l’Amarone. Quindi anche i vini “premium” hanno avuto un grande successo. Questo è stata una sorpresa, o una conferma che la strada che la denominazione ha intrapreso è molto seria. E soprattutto ha ripreso terreno il mercato italiano, mentre prima molto spazio era dedicato all’export. In questo 2021 l’Italia si è fidelizzato molto.
C’è però da considerare anche l’aumento dei costi delle bottiglie e del vetro. Come avete risposto a questa problematica?
Dobbiamo certamente affrontare queste emergenze che non hanno precedenti. Nessuno pensava di avere aumenti di gas ed energia elettrica così importanti. E noi, come The Wine Net, la nostra rete di impresa di sette cooperative, abbiamo deciso di creare un marketplace che è poi partito a dicembre. Crediamo che online sia il futuro. Probabilmente anche la ristorazione arriverà a comprare sempre online. Per questo noi vogliamo essere presenti già dall’inizio a questo cambio, che intravediamo possa avere un grande successo. Per quanto riguarda i problemi energetici, pensiamo che sia una cosa temporanea. Ci auguriamo quindi che durerà solamente per pochi mesi.
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