Le solite frange estremiste inveiscono contro il Governo! O no?
di adminIn una democrazia non vanno a protestare i pasciuti e garantiti, vanno coloro che sono arrabbiati, molto arrabbiati, e specie se sono lavoratori che vivono tutti i giorni del loro lavoro. Non mi piacciiono questi commenti di comodo progovernativi di colleghi giornalisti di grandi media che lavorano a finaco del potere. Costoro tendono a liquidare con frasi quali "le solite frange estreme" le non molte persone che non riescono a subire. Sono forse poche ma protestano contro certamente delle incongruenze dettate dalla convenienze ideologica. Sono poche persone ma rappresentano milioni di italiani. Media abituati ad attaccare coloro che "organizzano e coordinano le proteste" , basta che non siano organizzazioni riconosciute; media che ribadiscono a gran voce come la DIGOS sia in campo per frenare queste piazze aperte. Solito teatrino progovernativo non richiesto, ma per abitudine. Eppure, questi lavoratori, partite ive, come altri lavoratori vogliono solo lavorare e non chiedono nemmeno le elemosine promesse. Sono contro contro manovre incomprensibili del Governo, e di alcuni ministri in specie. Politici che nascondono la faccia dietro dei numeri o dietro dei tecnici probabilmente nominati da loro, e quindi poco normalmente attendibili. Numeri che, come si sa, sarebbero asettici se venissero spiegati per filo e per segno ma che, per semplicità o mancanza di spazio o per non tediare, sono buttati nelle fauci del pubblico che non può essere sempre all’altezza e all’erta. Il pubblico, io tra questi, ma anche quelli più preparati non è sempre pronto ad analizzare parola per parola quanto viene detto o scritto. Il risultato è che molti non si fidano più delle parole trasmesse, dei numeri che come si sa sono facile preda di manipolatori.. Ieri , in una trasmissione televisiva, alcuni scienziati si stupivano sul perchè tanta gente, sapendo del pericolo , certo e reale, che viene detto e ribadito da media , se ne frega; i dotti commentatori non capivano come certo popolo non capisce, non prende adeguate misure. Perchè , non una persona , ma migliaia di persone assumono detti atteggiamenti anche dopo fatti ed elementi oggettivi di pericolo? La risposta che si sono dati , è che gli italiani sono fatalisti, se viene viene, se non deve venire, non viene. o altriomenti ci pensa il santo di turno, contro le disgrazie e gli eventi climatici. Una certa parte di verità c’è, ma non per tutti e non per sempre. Questo commentatori non hanno pensato che forse molti hanno perso la fiducia di chi parla e scrive per cui se ne fregano degli avvertimenti. Tanto poi ci pensa lo Stato. Ed allora le proteste, civili e senza danneggiamenti, vanno rispettate e non inquinate da frasi del tipo le solite frange estremiste che richiamano alla mente le parole conclusive del film Casablanca, quando il capo della polizia suggeriva ai propri agenti di cercare il colpevole fra i soliti facinorosi e deliquenti. Per fortuna le forze di polizia e la magistratura sanno distinguere tra i "soliti" ed i lavoratori che, esercitando un loro legittimo diritto costituzionalmente garantito, protestano.
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