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Bardolino, Verona, e i “canneti” del Lago di Garda. Progetto biennale per la loro tutela e la salvaguardia.

di admin
Un progetto, per la manutenzione e il mantenimento dei canneti del litorale di Bardolino è già in viaggio.

 
 Comune di Bardolino – sindaco Lauro Sabaini–  vuoletutelare e preservare una delle più importanti specie vegetali del Lago di Garda: i canneti,affidando ai tecnici forestali, Marina Negretto e Anna D’Andrea, la stesura del piano di salvaguardia, della duratainiziale di due anni, ma, che apre la strada ad un nuovo approccio, nella cura delle piante in area demaniale. «Il tema non è più solo quello dello sfalcio o dell’ordinaria amministrazione del verde pubblico – ha evidenziato Katia Lonardi, vicesindaco, con delega all’Ecologia – ma di salvaguardia e di tutela di una parte fondamentale dell’ecosistema del Lago di Garda». Il Phragmitesaustralis, questo il nome scientifico della cannuccia, che forma il canneto, svolge infatti numerose funzioni, dal riparo per la fauna ittica, a sede di nidificazione, per alcune specie di uccelli, senza contare le altre due fondamentali attività, che sono la fitodepurazione dell’acqua e la protezione delle sponde, dai fenomeni di erosione, provocati dal moto ondoso: «Tutelare l’ambiente, preservare l’ecosistema del Lago di Garda, perseguire il risparmio energetico, non sono solo battaglie etiche – ha proseguito Katia Lonardi.– Per un territorio turistico, come il nostro, è di primaria importanza proprio l’ambiente, la natura, ossia uno dei motivi, per cui il turista sceglie Bardolino e il Lago di Garda. Siamo molto soddisfatti di questo progetto di salvaguardia delle sponde e abbiamo trasformato quello, che poteva essere un onere in più, in una opportunità da cogliere e da divulgare». «La mancata gestione e quindi l’abbandono colturale dei canneti, provoca una serie di problematiche ambientali che progressivamente portano ad una drastica riduzione della sua superficie – ha spiegato Marina Negretto, cofirmataria del progetto – con conseguente danno irreversibile alla biodiversità faunistica, peggioramento della qualità delle acque e aumento dell’erosione delle sponde. È fondamentale attuare una gestione programmata nel tempo di questo habitat, con interventi mirati di manutenzione». Importatissima l’iniziativa, di cui sopra, la quale, mirando a tutelare una o più specie, è grande segno d’attenzione per la natura e, al tempo, per l’attrattività, in questo caso, del lago, che deve presentarsi al turista –normalmente, proveniente da città “tutto cemento”– nella sua originalità e con la sua biodiversità, anche a garanzia di un ambiente, non solo accogliente, ma, pure, salubre.
Pierantonio Braggio

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