Allarme prevenzione: nel 2020 oltre un veronese su due (59%) ha evitato visite e controlli.
di adminL’emergenza sanitaria in corso ci porta a pensare che oggi l’attenzione alle tematiche della salute e della prevenzione dovrebbe essere tra le priorità dei veronesi, eppure il 59% dei cittadini di Verona dichiara che tende a evitare di sottoporsi a visite mediche e di controllo.
Lo rileva l’Osservatorio Sanità1 di UniSalute realizzato con Nextplora per indagare le abitudini degli italiani – e dei veronesi in particolare – in ambito di salute e prevenzione.
Andando a studiare il comportamento dei veronesi nel 2020 salta all’occhio come negli ultimi 12 mesi quasi uno su dieci (10%) non si è mai rivolto al proprio medico di base mentre uno su quattro (27%) non ha svolto gli esami del sangue di routine. La prevenzione non viene però sottovalutata solo nelle sue forme più generiche ma anche quando si parla di controlli più specifici: il 43% degli scaligeri nel corso del 2020 non ha fatto alcun esame specialistico, come le ecografie o il pap test, mentre quasi un intervistato su due (44%) non ha svolto visite specialistiche quali andare da un dermatologo o da un oculista. A questi si aggiunge un 37% che dichiara di non essersi mai recato dal dentista negli ultimi 12 mesi.
In questo quadro sorprende scoprire che anche le donne, solitamente più attente alle tematiche della salute, abbiano adottato comportamenti preoccupanti: oltre la metà delle veronesi over 30 (52%) non ha svolto alcuna visita ginecologica nel corso del 2020.
Purtroppo tali dati non sembrano legati all’epidemia di Covid e quindi ad una volontà di evitare strutture sanitarie in questo periodo. Una analisi più approfondita ha infatti rivelato una bassa predisposizione alla prevenzione dei cittadini di Verona. Un problema radicato nel tempo e nelle abitudini.
1 Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora nel 2020 su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età (over 30), sesso ed area geografica.
Il 10% degli scaligeri, infatti non ha mai svolto un esame semplice ma importante come l’elettrocardiogramma. Addirittura, il 51% degli intervistati ha dichiarato di non aver mai fatto una ecografia all’addome, così come il 51% degli uomini di Verona non ha mai svolto l’esame del sangue PSA mentre una veronese su tre (23%) non si è mai sottoposta ad una mammografia.
Nonostante le periodiche campagne a favore di quei piccoli controlli che ognuno può svolgere autonomamente (come la misurazione della pressione o della saturazione d’ossigeno) il 12% continua ad affermare di non attuare mai queste semplici pratiche.
Ma come si potrebbe favorire la cultura della prevenzione? Secondo un intervistato su due (50%) l’ideale sarebbe una lettera da parte del SSN che riassuma il “calendario della prevenzione” per le varie classi di età, mentre secondo il 25% dei veronesi il canale più efficace rimane quello del rapporto con il medico di famiglia. Molto gradite anche le campagne di screening pubblico: il 25% dei controlli, infatti, viene svolto da cittadini che hanno ricevuto la lettera di invito ad una di queste iniziative.
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