Omaggio alla teatrale ”Compagnia Gino Franzi”, Verona. Ottima rievocazione del passato – eccellentemente, e non per la prima volta – in scena. Lettera al Presidente e Regista…
di adminAnche questa, volta, ho dovuto constatare come i temi, da Lei e Colleghi, posti in evidenza, attraverso la Vostra maestria e la scena, non solo debbano giustamente essere fatti conoscere, per renderci veramente conto di quanto di terribile sia accaduto in Italia, specie, con le due guerre mondiali, ma, anche di quanto di bello e di costruttivo sia stato realizzato, fra il 1890 (da Giolitti…) ed il 1945 ed oltre… Tutti i motivi presentati – quando, apparvero sullo schermo, gli innocenti giovani in uniforme, che, nel 1915, forzatamente correvano verso Nord, con le armi in mano, e, quindi, verso morte certa, non ho potuto trattenere più di qualche lacrima! – costituiscono incisiva, forte spinta ad approfondirli, onde meglio conoscerne il vero “perché”…, generatore, poi, di sì tanta disgrazia! Grazie! L’accurata scelta di tali assunti e, come cennato, lo stile di presentazione, studiatissimo ed eccellente, degli stessi, questa volta, peraltro, anche innovativo e, quindi, maggiormente attraente, rispetto all’usuale, hanno fatto sì che l’attenzione e la concentrazione mentale del pubblico si rivelassero al massimo grado, risvegliando, nelle coscienze, momenti di forti riflessione e meditazione, sul peggio molto opportunamente proposto, e di sollievo e di conforto, sul bello, meraviglioso – ci riferiamo alle canzoni, con il loro retroscena – accuratamente evidenziato. Un elogio anche per l’ottima iniziativa d’avere fatto introdurre il tutto, un unicum, da eccellenti conduttori, i cui preziosi interventi, hanno incisivamente contribuito a meglio fare comprendere quanto la Sua regia e la Sua Compagnia, intendevano, di volta in volta, rappresentare. Credo che il pubblico, numerosissimo, abbia grandemente apprezzato tale importante, istruttiva innovazione. Ma, il successo centrale dello spettacolo è dovuto, egregio signor Presidente e Regista, al Suo saggio impegno e a quello degli Artisti/Attori della “Gino Franzi”, che magnificamente hanno saputo interpretare le parti loro assegnate, facendo entrare le menti della platea, nell’alterna e volatile realtà dei tempi. Tutto, invitando ad apprezzare, dicevamo, il meglio d’oltre mezzo secolo di avvenimenti, e a soffermarsi, attentamente, sul peggio di tale periodo – leggi antiebraiche comprese – onde, attentamente vigilando ed operando, tale peggio non abbia più a verificarsi. Uno spettacolo, dunque, d’alto contenuto morale e d’alta cultura, per il quale, non resta che profondamente complimentarci. Ci permettiamo, quindi, d’invitare, amichevolmente, la Compagnia Franzi a proseguire sulla via felicemente intrapresa, giacché il mondo d’oggi ha più che mai bisogno di conoscere il proprio passato, per più consapevolmente procedere sulla via del futuro.
Pierantonio Braggio
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