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Emissioni di gas serra: il Veneto è la regione più virtuosa del nord Italia

di admin
La regione emette meno CO2 rispetto ai limiti imposti da Bruxelles (-34%) conseguendo un risultato molto migliore rispetto a quello nazionale che è comunque al di sotto dei limiti (complessivamente l’Italia ha raggiunto un -3%). Surplus di produzione di emissioni per Lazio (+65%), Puglia (+14%) e Sicilia (+13%)

Gli impianti industriali collocati in Veneto hanno prodotto una percentuale minore di anidride carbonica rispetto ai limiti imposti dall’Unione Europea, conseguendo complessivamente un -34%. In particolare dei 107 impianti presenti nella regione solo 31 (ossia il 29%) producono un surplus di emissioni. Il risultato della regione è il migliore del nord Italia (la Lombardia si attesta a -15%; il Piemonte a – 28% e il Trentino a -18%) molto superiore alla media nazionale che pure vede un paese virtuoso (-3% di emissioni rispetto ai permessi concessi). Sforano significativamente i limiti: il Lazio, la Sardegna, la Puglia e la Sicilia.

E’questa l’analisi di EcoWay, primaria società di consulenza attiva nell’ambito del Carbon Trading e del Climate Change, basata sui risultati dell’indagine annuale che fotografa l’andamento delle emissioni di gas serra rispetto ai comparti produttivi (elaborazione dati EcoWay su fonte informazioni Carbon Market Data). “Le aziende che non rispettano i limiti previsti vengono multate: 100 euro per ogni tonnellata di CO2 non coperta” spiega il Presidente di EcoWay, Guido Busato, che aggiunge – Il dato, a livello nazionale, che vede il nostro Paese al di sotto dei parametri imposti da Bruxelles con un -3% è da valutare alla luce della diminuzione delle produzioni causata dalla crisi”.

I permessi di emissione di Co2 vengono allocati sul territorio nazionale in base alle presenza di attività produttive. Attualmente i principali settori sottoposti alla normativa sono: attività energetiche, raffinazione, cementifici, produzione di materiali ferrosi, produzione di vetro, industria della ceramica e produzione di carta. All’elenco si aggiungono, da quest’anno, anche le compagnie aeree.

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