Il Museo Nicolis celebra l’impresa veneta tra radici e innovazione
di RedazioneEsiste ancora, nel Veneto, quella forza imprenditoriale, quella voglia di costruire e innovare che ha reso il Nord Est un motore capace di trainare l’intero Paese? La risposta è: “sì, certamente”. Lo conferma ilMuseo Nicolis, che in occasione dei suoi 25 anni di attività (2000-2025) ha celebrato l’eccellenza imprenditoriale veneta con la VII edizione del Premio Museo Nicolis dedicata al tema “Radici e futuro: l’impresa come eredità e innovazione”.
Il premio, istituito nel 2000 da Silvia e Luciano Nicolis, imprenditore veronese fortemente rappresentativo del “fare italiano”, fondatore del Museo Nicolis e del Gruppo Lamacart, nasce per celebrare gli imprenditori che, con perseveranza e visione, hanno contribuito alla crescita economica, sociale e culturale del Paese. Ed è proprio dall’esperienza di un museo d’impresa che emerge la convinzione che le sfide vadano trasformate in opportunità di sviluppo e capacità competitiva. Un approccio che permette di trasmettere alle nuove generazioni un’eredità morale ed etica, non solo imprenditoriale.
Il Premio Museo Nicolis è stato conferito al Cav. Lav. PILADE RIELLO, Presidente di Riello Industries, per il suo eccezionale percorso imprenditoriale e per i valori umani che ne hanno guidato la crescita. La sua leadership incarna un modello di continuità generazionale e di visione strategica, capace di coniugare tradizione industriale, ricerca tecnologica e apertura ai mercati globali. Sotto il suo impulso, Riello Industrie si è evoluta in una solida Family Company attiva in diversi settori, diventando un riferimento internazionale nella conversione dell’energia e tra i primi cinque produttori mondiali di gruppi statici di continuità.
Il Premio “Sfide d’Impresa” è stato assegnato a ECORNATURASI’, rappresentata dal Presidente Fabio Brescacin, per aver trasformato una visione etica e sostenibile in un solido modello imprenditoriale. L’azienda incarna una forma rara di proprietà responsabile, orientata a preservare nel tempo identità, valori e missione.
Con 413,6 milioni di euro di fatturato nel 2024, una rete di 330 punti vendita NaturaSì, oltre 300 aziende agricole collegate e più di 1.200 collaboratori, EcorNaturaSì conferma la forza di un percorso che integra sviluppo economico, qualità del prodotto e responsabilità sociale.
Al centro dell’evento, il Talk “Radici e futuro: l’impresa come eredità e innovazione”, moderato dal giornalista Mario Puliero, che ha visto la partecipazione di: Fabrizio Giugiaro, designer imprenditore, Bruno Giordano, Presidente Fondazione Cariverona, Antonio Calabrò, Senior Vice President Cultura Pirelli e Presidente Museimpresa e Silvia Nicolis, Presidente del Museo Nicolis.
Il dibattito ha esplorato il ruolo strategico della cultura d’impresa e il tema della continuità generazionale, una delle principali sfide per le imprese italiane. In questo contesto, Nicolis ha sottolineato il valore del Museo Nicolisedel Gruppo Lamacart come esempi di tradizione familiare ed economia circolare concreta, capaci di coniugare patrimonio, innovazione e responsabilità.
La presenza di Fabrizio Giugiaro, firma nota per la celebre DeLorean DMC-12 – esposta per l’occasione – ha ampliato la riflessione oltre i confini veneti, portando la prospettiva di chi ha contribuito a trasformare il design italiano un patrimonio riconosciuto a livello internazionale. Un segnale forte: il Premio celebra non solo l’impresa locale, ma l’intero ecosistema produttivo, dove artigianalità, estetica e tecnologia si fondono in un modello unico.
Centinaia gli ospiti presenti: imprenditori del territorio e nazionali, rappresentanti delle istituzioni, protagonisti del mondo della cultura, delle quattro ruote e del motorsport. Tra i nomi di rilievo: Miki Biasion (pluricampione mondiale Rally), i piloti Ivan Capelli e Umberto Scandola, Lucio Cecchinello (Team Principal & CEO Honda LCR), Giuliano Michelotto (fondatore Michelotto Engineering), Romano Artioli (già proprietario Bugatti e Lotus), Maria Paola Stola Ariusso (Studio Torino) e molti altri.
Una presenza qualificata che conferma il ruolo del Museo Nicolis come crocevia di relazioni strategiche e punto di riferimento per l’eccellenza italiana, non solo a livello regionale ma nazionale e internazionale.
Dal Museo Nicolis arriva un messaggio chiaro: “Radici solide e innovazione continua sono il binomio che permette all’impresa italiana di restare competitiva. Solo coltivando identità e valori possiamo generare innovazione autentica, capace di parlare alle nuove generazioni e di guidare l’Italia verso un futuro più stabile e sostenibile” afferma il presidente Silvia Nicolis. Un pensiero che riflette la missione stessa del museo: custodire il patrimonio industriale e trasformarlo in ispirazione per il domani.
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