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Fdf di Vallese di Oppeano: stato di agitazione e presidio permanente «per i salari non pagati»

di Matteo Scolari
Fiom e Uilm Verona annunciano sciopero ad oltranza: lavoratori senza stipendi da settembre. I sindacati chiedono un piano industriale e soluzioni concrete per la crisi di liquidità.

Tensione crescente alla Fdf Srl di Vallese di Oppeano, azienda controllata da ASO H&P specializzata nella produzione di barre e tubi cromati destinati ai settori del movimento terra, dell’energia e dell’agricoltura. Da oggi, 13 ottobre, la Rsu aziendale, insieme a Fiom e Uilm Verona, ha proclamato lo stato di agitazione ad oltranza e avviato un presidio permanente davanti ai cancelli dello stabilimento, a causa del mancato pagamento degli stipendi di settembre e della situazione di forte criticità che grava sull’impresa.

Secondo quanto riferiscono i sindacati, la Fdf versa in una crisi di liquidità che si aggiunge a una prolungata crisi di mercato. Dopo cinque anni di ricorso agli ammortizzatori sociali, prima con la Cassa Integrazione Ordinaria e poi con il contratto di solidarietà attivo fino ad aprile 2026, non si è ancora delineata una strategia di rilancio stabile.

Le organizzazioni sindacali chiedono il pagamento immediato dei salari e la presentazione, nell’incontro previsto per il 20 ottobre, di un piano industriale credibile che garantisca la tenuta del sito produttivo e la tutela dei posti di lavoro.

«La misura dei lavoratori e delle lavoratrici è colma e hanno intenzione di scioperare ad oltranza fino al saldo di ogni stipendio – dichiarano Fiom e Uilm in accordo con la RSU di stabilimento –. Per il giorno 20 ottobre, data dell’incontro con la proprietà, vogliamo soluzioni concrete per risolvere il problema di liquidità che mette a rischio tutto l’andamento dell’azienda. Che scelgano di ricapitalizzare o rivolgersi alle banche, non è più procrastinabile la necessità di decisioni efficaci e fattibili per definire un rilancio dello stabilimento e riconquistare il mercato. I lavoratori chiedono rispetto, dignità e soluzioni reali alle problematiche che da troppo tempo restano irrisolte».

Il presidio resterà attivo e visibile fino a quando non arriveranno risposte concrete, con l’invito dei sindacati a tutta la comunità e alle istituzioni locali a sostenere la mobilitazione in difesa dei lavoratori della Fdf Srl.

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