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Allagamento reparto Girasole del CERRIS. CISL FP: «Urgente un intervento immediato»

di Giorgia Preti
Le richieste di intervento da parte del sindacato, fatte tra maggio e agosto di quest'anno, sono rimaste tutt'oggi inascoltate.

Sono diverse le segnalazioni e video circa le condizioni di forte disagio in cui sono costretti a lavorare lavoratrici e lavoratori nel reparto Girasole del CERRIS. A riportarlo è la CISL FP Verona che spiega come, a partire da maggio 2025, «ogni volta che si verificano temporali o forti piogge, il reparto viene inondato dall’acqua che risale dalle fognature, dai wc con conseguente spargimento di escrementi e liquidi organici  in tutto il reparto Girasole».

Le richieste di intervento, come si legge nella nota del sindacato, sono state fatte in svariate occasioni: il 28 maggio, il 7 e 24 luglio e il 4 agosto 2025.

«Non solo non è stato fatto alcun intervento, ma nemmeno ci si è preoccupati di fare un sopralluogo per comprendere e farsi in carico del problema. Con le piogge degli ultimi giorni, ancora una volta, lavoratori e ospiti sono dovuti scappare di corsa e rifugiarsi al reparto Arca, al piano superiore, creando, in entrambi i reparti, disagio e sconvolgimento nella quotidianità, nelle consuetudini degli ospiti e nell’intera organizzazione del personale».

cerris- reparto girasole

«Nonostante gli sforzi degli operatori e del personale adibito alle pulizie e igiene dei locali, l’acqua, rimasta stagnante in loco per alcuni giorni, come conseguenza, ha provocato un interessamento di tutto l’impianto elettrico a cui sono collegati apparecchiature elettroniche ed elettrodomestici mettendo in pericolo la sicurezza di ospiti e lavoratori. A distanza di alcuni giorni dalle ultime piogge il reparto risulta ancora inagibile. Risulta urgente un intervento immediato al fine di ripristinare una situazione dignitosa per ospiti e lavoratori» spiega il sindacato.

«A tutto quanto sopra esposto, si aggiunge una grave carenza di personale in tutti i reparti del CERRIS, peraltro già segnalata in precedenti incontri , con conseguenti doppi turni , richiami in servizio, di fatto il non riuscire a far fronte al carico assistenziale. Tutto ciò porta a varie dimissioni volontarie di un personale ormai stanco e provato che si vede recapitare continue richieste di ulteriori sforzi per garantire la qualità del servizio – conclude CISL FP -. Nel precedente incontro era stato richiesto alla committenza, ULSS 9 Scaligera, che le risorse risparmiate per effetto della minor spesa sulle ore erogate dall’ATI, venissero redistribuite sul personale in modo da riconoscere lo sforzo fatto in tutti questi mesi. Tutto ciò ad oggi nessun riscontro alla nostra proposta».

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