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Verona motore dell’economia veneta: occupazione record e turismo in crescita

di Matteo Scolari
Dal Rapporto Statistico 2025 presentato ieri dalla Regione Veneto emerge che il PIL pro capite del Veneto supera la media nazionale del 12%. Verona traina export e turismo con risultati da primato.

Il Veneto si conferma una regione resiliente e proiettata al futuro, capace di reagire alle crisi globali e di mantenere salda la propria leadership economica in Italia. È quanto emerge dalla 22ª edizione del Rapporto Statistico regionale, presentata a Venezia a Ca’ Dolfin, che fotografa l’andamento socio-economico degli ultimi 15 anni e disegna le traiettorie di sviluppo per i prossimi.

Al centro del dibattito anche i risultati della provincia scaligera, che gioca un ruolo determinante nel tessuto produttivo veneto. Con un PIL pro capite che si attesta a 41.500 euro, il Veneto supera la media nazionale del 12% e guarda al futuro con una crescita stimata dello 0,5% per il 2024, e prospettive positive per il 2025 (+0,8%) e il 2026 (+0,9%).

Verona si distingue per la forza del suo comparto imprenditoriale e per l’attrattività turistica internazionale. Nel 2024 il territorio ha registrato oltre 5,2 milioni di arrivi e 17 milioni di presenze, contribuendo in maniera significativa ai numeri record della regione (21,8 milioni di arrivi e 73,5 milioni di presenze complessive). La quota di turisti stranieri è in costante crescita, consolidando Verona come destinazione di riferimento in Europa.

Anche il settore export conferma la vocazione internazionale dell’economia veronese: nonostante un calo dell’1,8% a livello regionale legato alla frenata tedesca, Verona resta tra le prime province italiane per valore delle esportazioni, grazie soprattutto ai comparti agroalimentare, vinicolo e meccanico.

«Il Veneto è una regione forte, che ha saputo superare le molteplici crisi degli ultimi anni – dalla pandemia alla guerra in Ucraina, fino all’inflazione e all’instabilità internazionale – e guarda al futuro con fiducia. I dati dimostrano la solidità, la reattività e le grandi capacità di adattamento del nostro sistema produttivo», ha commentato l’assessore regionale alla Programmazione e Bilancio, Francesco Calzavara, durante la presentazione.

Tra i punti di forza sottolineati nel Rapporto:

  • occupazione in crescita, con un tasso al 70,2%, tra i più alti d’Italia;
  • disoccupazione in calo al 3%, secondo valore più basso a livello nazionale;
  • vivacità delle microimprese (fino a 49 dipendenti), che in Veneto spiccano per numero di occupati, fatturato e valore aggiunto.

Nel biennio 2024-2025, la Regione ha inoltre avviato azioni strategiche a supporto dell’economia, tra cui il Fondo Veneto Ricerca, Sviluppo e Innovazione per le PMI, il Fondo Nuove Competenze per la formazione e misure legate al PNRR per oltre 11 miliardi di euro. Tra i progetti simbolo anche la preparazione alle Olimpiadi Invernali 2026, con un focus su sostenibilità e inclusione sociale.

Il Rapporto è consultabile online in formato digitale e interattivo, diventando uno strumento prezioso per cittadini, imprese e istituzioni che vogliono analizzare i trend economici e contribuire al futuro del territorio.

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