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Vetrerie Riunite: apertura dell’azienda, si apre la strada a un accordo

di Matteo Scolari
Dopo l'incontro odierno in Regione, l’azienda ha aperto alla possibilità di una soluzione condivisa, raccogliendo le proposte delle organizzazioni sindacali in merito all’impiego di ammortizzatori sociali e a incentivi economici per le uscite volontarie.

Svolta nella vertenza Vetrerie Riunite di Colognola ai Colli, dove da due mesi è in corso una trattativa tesa tra azienda e sindacati per scongiurare 49 licenziamenti collettivi. Il nuovo incontro, svoltosi l’8 maggio presso la sede della Regione Veneto, ha segnato un cambio di passo: l’azienda ha aperto alla possibilità di una soluzione condivisa, raccogliendo le proposte delle organizzazioni sindacali in merito all’impiego di ammortizzatori sociali e a incentivi economici per le uscite volontarie.

Alla riunione hanno partecipato i vertici aziendali affiancati da Confindustria Verona, i rappresentanti sindacali di Filctem CGIL e Uiltec UIL, i delegati dei lavoratori e la Direzione lavoro regionale, che ha coordinato l’incontro nell’ambito dell’attività dell’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro. Dopo settimane di tensioni, culminate nel blocco delle trattative a fine aprile, l’apertura registrata dall’azienda è stata accolta con cauta soddisfazione dalle parti sindacali.

L’assessore regionale Valeria Mantovan.

Nonostante i progressi registrati, restano distanze da colmare, soprattutto sui tempi e sull’entità degli strumenti da applicare. Tuttavia, la possibilità di evitare licenziamenti unilaterali appare ora più concreta, grazie anche al supporto delle politiche attive regionali, la cui disponibilità è stata confermata dal tavolo tecnico. Questi strumenti potranno facilitare il ricollocamento dei lavoratori eventualmente coinvolti nel processo di riorganizzazione.

L’azienda, che aveva inizialmente escluso qualsiasi forma di ammortizzatore e proposto incentivi giudicati inadeguati dai sindacati, sembra ora disposta ad adottare un approccio più responsabile e socialmente sostenibile. Le richieste di uscite volontarie incentivate, abbinate a una gestione non traumatica degli esuberi, erano state al centro della mobilitazione dei lavoratori e delle denunce pubbliche di Filctem e Uiltec.

Le parti si ritroveranno in sede aziendale il 15 maggio per approfondire e negoziare i dettagli del possibile accordo, mentre un nuovo incontro in Regione è previsto per il 20 maggio, quando si potrà verificare se il confronto avrà portato a un’intesa definitiva.

La vicenda di Vetrerie Riunite rappresenta uno dei casi più significativi del 2025 per il settore manifatturiero veronese. La sua evoluzione è seguita con attenzione sia dal mondo politico che da quello produttivo, in un contesto in cui la responsabilità sociale d’impresa e la tutela dell’occupazione restano temi centrali per la tenuta del tessuto industriale locale.

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