Conti online contro la desertificazione bancaria: l’alternativa digitale conquista sempre più italiani
di Matteo ScolariLa desertificazione bancaria è un fenomeno ormai irreversibile che coinvolge in particolare i piccoli centri, privati progressivamente della presenza fisica degli istituti bancari. In Italia oltre 4,6 milioni di persone vivono in Comuni senza una filiale, e la metà di loro ha visto chiudere l’ultimo sportello attivo nel proprio territorio solo negli ultimi dieci anni. Un cambiamento radicale nel modo di gestire la finanza personale che spinge sempre più risparmiatori a rivolgersi al canale digitale, affidandosi ai conti online.
Se un tempo era impensabile ottenere servizi bancari evoluti senza passare dalla filiale, oggi la tecnologia consente un accesso completo a strumenti come carte di credito, prestiti, mutui, conti deposito e persino investimenti, tutto da remoto. Lo conferma l’Osservatorio Conti di Segugio.it, che ha analizzato il mercato delle banche digitali attive in Italia. L’indagine mostra come, a fronte della scomparsa delle filiali, gli utenti possano contare su una rete sempre più ampia di soluzioni online, spesso più economiche, flessibili e orientate alle reali esigenze dei clienti moderni.

Nel panorama bancario attuale la distinzione tra istituti “tradizionali” e “online” è diventata sottile. Alcune banche storiche mantengono una struttura fisica, ma spingono i clienti verso strumenti digitali. Altre hanno creato marchi paralleli, 100% digitali, con servizi completamente gestibili da app o portale. Le banche nate digitali, invece, operano da subito senza filiali, puntando su costi contenuti e semplicità d’uso. In entrambi i casi, il risultato è lo stesso: oggi è possibile gestire il proprio denaro senza mai recarsi in filiale.

I dati dell’Osservatorio parlano chiaro. Il canone medio annuo per un conto online si attesta intorno ai 15 euro, ma esistono moltissime soluzioni a canone zero, anche senza dover rispettare requisiti particolari. In quasi la metà dei casi, i conti possono essere convertiti in versioni premium, che includono servizi aggiuntivi e minori commissioni, con un leggero aumento del canone.
La carta di debito virtuale è sempre inclusa, perfetta per pagamenti digitali e utilizzo con wallet su smartphone. Solo nel 33% dei casi è prevista gratuitamente anche la versione fisica della carta, mentre per il restante 67% l’emissione comporta un piccolo costo una tantum. Sul fronte prelievi ATM, le banche online offrono numerose soluzioni per evitare commissioni, con sistemi a plafond mensile, limite di operazioni gratuite o importi minimi per transazione, lasciando comunque al cliente un’ampia libertà di scelta.
I bonifici ordinari e istantanei sono sempre gratuiti se effettuati tramite Home Banking, mentre nel 60% dei casi è prevista anche l’opzione per ottenere una carta di credito, con un canone medio di 24,19 euro l’anno. La completezza dei servizi non si ferma qui: il 73% degli istituti online offre prestiti personali, il 46% mutui ipotecari, e ben il 67% propone conti deposito o altre formule per la remunerazione della liquidità, con un tasso annuo lordo medio del 2,80% sulle migliori offerte.
L’adozione di strumenti bancari digitali, oltre a rappresentare una risposta concreta alla desertificazione bancaria, contribuisce alla modernizzazione del sistema finanziario italiano, offrendo un accesso più democratico, semplice e trasparente ai servizi bancari. La comodità di gestire tutto dal proprio smartphone o computer, la disponibilità di strumenti evoluti e la possibilità di scegliere in base a esigenze e abitudini personali fanno dei conti online una soluzione sempre più apprezzata, soprattutto tra i giovani, ma anche tra chi vive in aree interne o scarsamente servite.
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