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Bechis: «Iniziato il processo di fusione inversa di Amia, che sarà ultimato entro l’estate»

di Matteo Scolari
Il presidente di Amia Roberto Bechis, intervistato ai microfoni di Focus Verona Economia, spiega gli ultimi passaggi del percorso societario "Amia in house" e aggiorna sulla raccolta con i cassonetti ad accesso controllato.

Amia Verona sta vivendo un periodo di trasformazione strategica che interessa sia la struttura societaria sia il modello di gestione dei rifiuti. La fusione inversa e l’introduzione dei cassonetti ad accesso controllato sono due delle principali novità che stanno ridefinendo il servizio in città. A fare il punto è stato il presidente Roberto Bechis, ospite della trasmissione Focus Verona Economia su Radio Adige TV.

Presidente Bechis, parliamo della fusione inversa che coinvolge Amia Verona. Può spiegarci di cosa si tratta e quali sono i prossimi passaggi?

Questo passaggio rappresenta l’ultimo tassello della trasformazione in house di Amia. Negli ultimi due anni, Amia VR – la holding creata dal Comune di Verona – ha acquisito da AGSM AIM la società operativa Amia Verona. Il processo di acquisto si è formalmente concluso a dicembre 2024 con l’affidamento del servizio da parte del Comune e dell’ente di bacino. Ora si procede con la fusione inversa: Amia VR verrà inglobata in Amia Verona, che mantiene le certificazioni, i dipendenti e i mezzi necessari per garantire l’operatività. Si tratta di un’ottimizzazione che semplifica la gestione e riduce i costi, anche se minimi, legati alla holding. Il passaggio sarà completato entro l’estate, con il monitoraggio del tribunale e di periti specializzati.

Un passaggio tecnico, quindi, ma strategico per l’efficienza della società.

Esattamente. Dal punto di vista del servizio, i cittadini non noteranno alcun cambiamento, ma sarà un passaggio fondamentale per rendere la gestione più fluida e ottimizzata.

Parliamo ora della raccolta differenziata. Amia ha introdotto un sistema innovativo con cassonetti intelligenti e tessere di accesso. A che punto siamo con l’implementazione?

Abbiamo avviato il progetto in Settima Circoscrizione e, da circa un mese, anche in Sesta Circoscrizione, che coinvolge circa 30.000 abitanti. L’obiettivo è aumentare la percentuale di raccolta differenziata, che a Verona è ancora troppo bassa: nel 2023 eravamo al 53%, contro il 66% della provincia e un dato regionale ancora più alto. Ridurre l’indifferenziato significa meno rifiuti in discarica, minore impatto ambientale e risparmio economico per la collettività. Infatti, Amia paga per smaltire l’indifferenziata, mentre guadagna dalla raccolta differenziata, potendo così reinvestire in servizi migliori.

I cittadini come stanno rispondendo?

Positivamente. Nella Sesta Circoscrizione, ad esempio, abbiamo già visto un aumento della differenziata, che ci permette di offrire un servizio aggiuntivo: la pulizia stradale pomeridiana, che prima non potevamo garantire. Inoltre, l’impatto visivo del quartiere è migliorato. Tuttavia, c’è ancora una percentuale di utenze che non ha ritirato la tessera o attivato l’accesso via app. Invitiamo tutti a farlo, perché questo sistema sarà presto esteso alla Quarta e Quinta Circoscrizione, a partire dall’autunno.

Per chi non ha ancora familiarità con il sistema, può spiegarci come funzionano i cassonetti intelligenti?

Ogni famiglia con un’utenza Tari riceve una tessera magnetica e due credenziali per l’uso dell’app dedicata. Il cassonetto si apre semplicemente avvicinando la tessera o lo smartphone. L’accesso controllato riguarda solo i rifiuti indifferenziati e l’umido, mentre il cassonetto del vetro rimane libero, dato che Verona ha già un’ottima percentuale di recupero del vetro. Carta e plastica, invece, vengono raccolte con il sistema porta a porta. Per i condomini con più di sei famiglie, Amia fornisce gratuitamente cassonetti condominiali, così che i residenti possano conferire rifiuti in qualsiasi momento. La partecipazione è già molto alta e sta migliorando la gestione degli spazi condominiali.

Oltre alla raccolta differenziata, Amia è impegnata in attività di sensibilizzazione, specialmente per i giovani. Può farci qualche esempio?

L’educazione ambientale è fondamentale. Un esempio concreto è stato il raduno scout che ha portato 20.000 giovani a Verona. Grazie a un sistema di raccolta organizzato, abbiamo raggiunto un tasso di differenziata superiore al 90%. Questo dimostra che, con le giuste informazioni e strumenti, i risultati sono eccellenti. Lavoriamo molto anche nelle scuole, dai bambini di tre anni fino agli universitari, perché spesso i giovani sono i migliori ambasciatori della differenziata nelle loro famiglie.

L’amministrazione Tommasi ha puntato su una gestione manageriale delle aziende partecipate. Come sta funzionando questo approccio?

Personalmente, vengo dal settore privato e questa è la mia prima esperienza in una società pubblica. Devo dire che, nonostante la maggiore burocrazia, il modello manageriale permette una gestione più efficiente. In Amia abbiamo lavorato per rendere l’azienda più professionale, con un piano di formazione per il personale da 150.000 euro e procedure di selezione trasparenti. Questo migliorerà la qualità del servizio e renderà Amia più competitiva.

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