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Nicolis (ForGreen): «Il concetto di “prosumer” sarà sempre più centrale in futuro»

di Matteo Scolari
Il direttore generale della società benefit veronese spiega ai microfoni di Focus Verona Economia i vantaggi del modello cooperativo fotovoltaico e il ruolo da protagonisti che hanno i soci produttori e consumatori.

La puntata del 10 ottobre di Focus Verona Economia, dedicata al tema dell’energia, ha visto tra i protagonisti Gabriele Nicolis, Direttore Generale di ForGreen S.p.A. Società Benefit, una realtà di riferimento nel panorama delle energie rinnovabili e delle comunità energetiche in Veneto e in Italia. In questa intervista, Nicolis ha approfondito l’importanza del modello cooperativo, le sfide culturali e le opportunità future.

Nicolis, ForGreen ha introdotto un modello innovativo di cooperazione energetica. Può spiegarci in cosa consiste e quali vantaggi offre ai consumatori?

Il nostro modello cooperativo fotovoltaico è nato quindici anni fa ed è stato uno dei primi in Italia. Abbiamo puntato sul coinvolgimento diretto di cittadini e imprese nella produzione di energia pulita, consentendo loro di diventare soci delle nostre cooperative. Questo modello non solo riduce i costi dell’energia, ma crea una forte connessione tra produzione e consumo, promuovendo una partecipazione attiva dei consumatori nella transizione energetica. Diventare soci significa non solo risparmiare, ma anche contribuire alla sostenibilità del proprio territorio.

Durante la crisi energetica del 2022, molte aziende e famiglie sono state messe a dura prova. Come ha reagito ForGreen in quel contesto?

La crisi energetica del 2022 ha evidenziato l’importanza di modelli come il nostro. Grazie agli impianti fotovoltaici di cui i nostri soci fanno parte, siamo riusciti a mantenere stabili i prezzi dell’energia, anche in un momento di grande turbolenza. Abbiamo bloccato il prezzo dell’energia per i nostri soci a 60 euro per megawattora, che è stato nettamente inferiore rispetto ai prezzi di mercato che hanno raggiunto picchi molto elevati. Questo è uno dei vantaggi di far parte di una cooperativa: si possono superare le difficoltà del mercato con una maggiore sicurezza.

ForGreen ha anche un ruolo attivo nella creazione delle Comunità Energetiche. Puoi parlarci dei vostri progetti attuali e futuri?

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano il futuro della nostra visione. Sono gruppi di cittadini e imprese che si uniscono per produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili. Un esempio concreto è la Comunità Energetica Lucense 1923, una delle prime nel Veronese, avviata a Stallavena di Grezzana. Stiamo lavorando su altri cinque progetti che entreranno in funzione nei prossimi mesi, per un totale di circa cinque megawatt di energia prodotta. Il nostro obiettivo è espandere questo modello, affinché sempre più realtà possano trarre vantaggio da un sistema energetico distribuito e sostenibile.

Esistono difficoltà nella gestione di queste comunità energetiche?

Le Comunità Energetiche sono un modello complesso da gestire, richiedono una forte capacità organizzativa e una visione di lungo termine. Oltre agli aspetti tecnici, come la gestione degli impianti e la condivisione dell’energia prodotta, ci sono sfide legate alla burocrazia e alla regolamentazione. Inoltre, c’è una grande sfida culturale: dobbiamo educare i consumatori e le imprese a capire il valore di essere parte di una cooperativa energetica. Molti sono abituati a essere semplici consumatori, mentre noi li invitiamo a diventare “prosumers”, ovvero produttori e consumatori allo stesso tempo.

Questo concetto di “prosumer” sembra determinante per il futuro. Qual è la sua visione generale su questo approccio?

Sì, il concetto di “prosumer” è fondamentale. ForGreen ha iniziato a svilupparlo già quindici anni fa, coinvolgendo inizialmente le imprese nella produzione di energia. Oggi stiamo estendendo questo approccio ai consumatori domestici. Poter produrre e consumare la propria energia, e allo stesso tempo contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2, è un cambiamento di paradigma. Le piccole comunità energetiche possono fare molto, ma il vero impatto si ottiene quando coinvolgiamo le imprese, che sono i principali consumatori di energia.

ForGreen sta puntando molto su queste iniziative. Quali sono i prossimi passi?

Continuare a investire nella creazione di CER e nell’espansione del modello cooperativo. Vogliamo raggiungere un numero sempre maggiore di cittadini e imprese, offrendo loro soluzioni concrete per la produzione di energia pulita. Inoltre, stiamo lavorando su nuovi progetti di autoproduzione e accumulo, per garantire una maggiore indipendenza energetica e stabilità nei costi. È un percorso ambizioso, ma siamo fiduciosi che la strada verso un sistema energetico più sostenibile e partecipativo sia quella giusta.

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