Inflazione, ad agosto aumento dell’1,1% su base annua dei prezzi al consumo
di Matteo ScolariSecondo i dati diffusi da Federconsumatori Verona, ad agosto 2024 i prezzi al consumo a livello nazionale hanno registrato un aumento dell’1,1% su base annua e dello 0,2% su base mensile. La divisione di spesa con l’incremento più significativo è stata quella dei servizi ricettivi e di ristorazione, che ha segnato un aumento del 44%. Anche a Verona il trend è simile, con un aumento del 1,3% rispetto a luglio.
Nella città scaligera, la divisione di spesa con l’aumento più elevato è stata anch’essa quella dei servizi ricettivi e di ristorazione, che ha visto un incremento del 3,8%. La divisione “prodotti alimentari e bevande analcoliche”, che per lungo tempo aveva registrato i maggiori aumenti, è stata superata da altre otto divisioni di spesa a livello nazionale e da undici a livello locale. In particolare, l’olio d’oliva continua a registrare aumenti elevati, segnando un incredibile +24,7% rispetto ad agosto 2023.

Per quanto riguarda i beni energetici, che da luglio Federconsumatori Verona ha iniziato a monitorare, si è osservata una flessione su base tendenziale, nonostante il rialzo registrato nel settore regolamentato.
A livello nazionale, la divisione “prodotti alimentari e bevande analcoliche” ha avuto un aumento dello 0,9%, mentre a Verona l’incremento è stato più contenuto, attestandosi allo 0,1%. Tuttavia, alcuni prodotti di largo consumo hanno subito significativi aumenti superiori al 1,5%. Tra questi, il pane ha registrato un +1,5%, la carne bovina un +3,8% e le altre carni un +6,3%. Particolarmente rilevante è l’aumento dei frutti di mare freschi o refrigerati, con un +17,0%.
Nel comparto delle bevande alcoliche, il caffè ha segnato un +7,7%, mentre il cacao e il cioccolato in polvere hanno registrato un aumento del 6,0%. Inoltre, le acque minerali hanno visto un incremento del 2,7%.
Analizzando i dati ufficiali Istat del mese di agosto 2024, si evidenzia che la città con oltre 150.000 abitanti che ha registrato il maggior aumento dei prezzi è stata Bolzano, con un +2,5%. Verona si colloca al sesto posto, preceduta da altre otto città. A livello regionale, il Veneto è al secondo posto tra le regioni con una media del 1,3%, con Padova che presenta una percentuale più alta di Verona, pari al 1,7%.
Gli aumenti del dato congiunturale (agosto su luglio) superiori al 2% sono stati riscontrati nei pesci surgelati (+2,5%), nel caffè (+2,6%) e nel cacao (+3,1%). Questi dati mostrano come l’inflazione stia incidendo in modo significativo su alcuni beni di consumo essenziali e come l’aumento dei prezzi stia impattando sulle famiglie veronesi e italiane in generale.
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