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“Medaglia dell’architettura del vino” allo Studio Bricolo Falsarella

di Matteo Scolari
Allo Studio veronese il riconoscimento come "migliore architettura del vino" per l'intervento realizzato presso la Cantina Gorgo sulle colline moreniche di Custoza.

Lo Studio Bricolo Falsarella ha conquistato la prestigiosa “Medaglia dell’architettura del vino” con il progetto “Il brolo della Cantina Gorgo” di Custoza. Il progetto ha previsto la realizzazione, il recupero e l’ampliamento della Cantina Gorgo sulle colline moreniche di Custoza, reinterpretando in chiave contemporanea l’antico modello del Brolo. Il lavoro è stato particolarmente apprezzato come “intervento di trasformazione, cura e valorizzazione del paesaggio entro un processo di riuso e ampliamento dell’esistente” ed “esempio di eleganza e misurato riuso dello spazio”.

Dettaglio dei gradini del Brolo della Cantina Gorgo.

Il concorso, ideato dall’Ordine degli architetti di Treviso in collaborazione con il Comune di Valdobbiadene, mirava a individuare il miglior progetto di valorizzazione dei territori DOCG, DOC e IGT a livello nazionale. Il riconoscimento è stato assegnato per la capacità del progetto di unire materialità e senso della composizione, rispondendo agli obiettivi del premio con un intervento elegante e rispettoso del paesaggio.

Il progetto “Il brolo della Cantina Gorgo” ha già ricevuto altri prestigiosi riconoscimenti: vincitore del Premio IN_ARCHITETTURA 2023 per il Triveneto, menzione speciale al Premio Architetto Italiano 2022 del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, e vincitore del Premio ARCHITETTIVERONA 2021 per la migliore opera realizzata in provincia di Verona.

Filippo Bricolo e Francesca Falsarella fondatori dello studio Bricolo Falsarella

Gli architetti Francesca Falsarella e Filippo Bricolo hanno espresso la loro soddisfazione per il premio: «Siamo entusiasti di questo importante riconoscimento che ci spinge a continuare nella nostra ricerca di un’architettura umanizzante che cerca una nuova relazione tra l’essere umano e il territorio. L’architettura del vino rappresenta un’opportunità importante per la valorizzazione dei nostri territori. Il nostro approccio è quello di creare sinergie con i bellissimi paesaggi dove operiamo, lavorando sui materiali, sulle atmosfere e sulla realizzazione di spazi avvolgenti e rivelatori».

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