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Scuola Edile di Verona, avviato un progetto per migranti

di Redazione
Ha preso il via presso la sede di ESEV-CPT un percorso formativo e professionale pensato per garantire inserimento lavorativo nel settore delle costruzioni a soggetti fragili.

È stato lanciato recentemente alla Scuola Edile di Verona ESEV-CPT un innovativo progetto volto all’inserimento socio-lavorativo di persone migranti nel settore delle costruzioni. L’iniziativa coinvolge 14 persone e prevede un intenso percorso formativo e professionale che mira all’inserimento diretto in imprese edili, rappresentando un ponte verso l’indipendenza economica per i partecipanti.

Giovanni Zampieri, direttore della Scuola Edile di Verona, descrive il programma come un’esperimento modello con l’obiettivo di diventare un riferimento stabile per future iniziative. «Offriamo ai migranti una vera e propria opportunità di lavoro, non limitata a semplici tirocini, ma come parte integrante delle nostre imprese» spiega Zampieri.

Giovanni Zampieri,  direttore della Scuola Edile di Verona.
Giovanni Zampieri, direttore della Scuola Edile di Verona.

Il progetto è il frutto di una collaborazione tra diversi attori: ANCE Verona, il Comune di Verona, la multinazionale Randstad, e il Fondo Formazione lavoratori in somministrazione Formatemp, con il supporto di enti locali come il Centro Polifunzionale Don Calabria e la Caritas Diocesana Veronese.

Il vicepresidente di ANCE Verona, Andrea Fedrigo, sottolinea l’importanza di questo progetto per le imprese edili locali, sempre più in cerca di manodopera qualificata e difficili da reperire. «Questo progetto non solo risponde alle esigenze immediate delle nostre imprese, ma eleva anche gli standard di sicurezza e competenza professionale nel nostro settore» aggiunge Fedrigo.

Il percorso formativo, della durata di un mese, include 80 ore di formazione gratuita sulla sicurezza generale e specifica per i cantieri, oltre all’uso di attrezzature e materiali. Durante questo periodo, i partecipanti hanno l’opportunità di lavorare part time, con la prospettiva di trasformare questa esperienza in un contratto a tempo pieno.

Michele Bertucco, assessore al Lavoro del Comune di Verona, evidenzia il successo del progetto come risultato di una co-progettazione territoriale e di una stretta collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. «Stiamo fornendo strumenti concreti per l’acquisizione di competenze utili sia per i disoccupati coinvolti sia per le aziende locali» dichiara Bertucco.

Michele Bertucco, assessore del Comune di Verona.
Michele Bertucco, assessore del Comune di Verona.

Al termine della formazione, ai partecipanti viene offerta la possibilità di un contratto prolungato, da 1 a 6 mesi attraverso agenzie di lavoro temporaneo, o un’assunzione diretta. L’obiettivo è quello di integrare pienamente i migranti nel tessuto economico e sociale di Verona, promuovendo un modello di inclusione attraverso l’occupazione.

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