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In centinaia sul Brennero contro il “Fake in Italy”

di Valentina Ceriani
«Un’azione resa necessaria dagli arrivi incontrollati di alimenti dall’estero», spiega il presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini.

Sono già centinaia gli agricoltori di Coldiretti al Brennero per fermare l’ingresso del falso Made in Italy. Sono arrivati da tutta Italia. La delegazione veneta è presente con il presidente regionale Carlo Salvan, mentre per Verona c’è il presidente Alex Vantini in rappresentanza, insieme a numerosi agricoltori scaligeri.

«Giovani, donne di tutte le province presidieranno a turno il valico per verificare insieme alle forze dell’ordine i carichi di camion e tir provenienti dall’estero. Un presidio che continua a fare la storia – spiega Carlo Salvan -. Al Brennero la Coldiretti ha sempre portato la voce degli agricoltori verso le sedi comunitarie, richiamando l’attenzione dell’opinione pubblica per rivendicare il diritto di conoscere la provenienza dei prodotti in etichetta».

«Un’azione resa necessaria dagli arrivi incontrollati di alimenti dall’estero che spesso non rispettano le stesse regole di quelli nazionali e fanno così concorrenza sleale alle produzioni italiane facendo crollare i prezzi pagati agli agricoltori» come spiega il presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini.

Presente anche il Delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Riccardo Pizzoli che ha posto l’attenzione sulla necessità di ottenere l’etichettatura obbligatoria che riporti l’origine di tutti i prodotti agroalimentari a tutela dei consumatori e delle aziende che ogni giorno producono eccellenze.

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