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Energia: mercato stabile, ma più caro rispetto al pre-crisi

di Redazione
Secondo un'indagine condotta dal portale Segugio.it, i prezzi di luce e gas, pur stabilizzandosi, sono aumentati con percentuali rilevanti.

Dopo mesi di turbolenze, il mercato dell’energia sembra finalmente trovare un nuovo equilibrio. Tuttavia, questo non si traduce in una riduzione dei costi per i consumatori, bensì in una nuova realtà di prezzi strutturalmente superiori rispetto a quelli pre-crisi. Secondo l’ultimo report dell’Osservatorio Segugio.it, se da un lato i prezzi all’ingrosso dell’energia mostrano una maggiore stabilità, con valori significativamente più bassi rispetto ai picchi del 2022, dall’altro l’analisi evidenzia una netta crescita della quota fissa nelle offerte di luce e gas e un aumento dei costi delle tariffe a prezzo bloccato rispetto a quelle indicizzate.

Il confronto tra i dati di inizio 2021 e inizio 2024 svela una realtà in cui la quota fissa delle offerte, assimilabile a un canone mensile indipendente dai consumi, ha subito incrementi significativi: +24% per la luce e +48% per il gas. Ancora più marcato l’aumento se si considerano le stesse offerte disponibili sia nel 2021 che nel 2024, con incrementi che arrivano fino al +75% per la luce e al +84% per il gas. Queste variazioni riflettono una strategia dei fornitori volta a proteggersi da future fluttuazioni di mercato e a recuperare perdite subite durante il 2022.

Parallelamente, le tariffe a prezzo fisso, pur tornando disponibili dopo essere quasi scomparse durante la crisi, risultano oggi meno convenienti rispetto alle controparti indicizzate. Al momento, il costo dell’energia per le offerte bloccate è superiore del +30% e quello del gas del +65% rispetto ai prezzi del mercato all’ingrosso. Questo scenario pone i consumatori di fronte a nuove sfide nella scelta delle tariffe più vantaggiose, in un contesto di maggiore stabilità ma anche di costi strutturalmente più elevati.

Paolo Benazzi, Head of Utilities di Segugio.it, commenta: «Le turbolenze del 2022 sembrano, per fortuna, un ricordo. Nonostante ciò, il post-crisi ha definito un mercato energetico sostanzialmente diverso, con fornitori che ora devono gestire un rischio maggiore. Di conseguenza, bloccare il prezzo dell’energia per 12 mesi è diventato un ‘lusso’ che comporta costi rilevanti per l’utente».

La nuova stabilità del mercato energetico, sebbene positiva, introduce quindi una realtà in cui i consumatori devono navigare con attenzione tra le offerte disponibili, valutando con cura costi fissi e variabili per trovare la soluzione più adeguata alle proprie esigenze.

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