BCC Veneta, da oggi operativa la nuova banca presieduta da Flavio Piva
di adminOperativa da oggi 12 febbraio, la nuova realtà, frutto della fusione tra BCC Verona e Vicenza e BCC Patavina, ha riunito il primo CdA a Palazzo Wollemborg. Il nuovo direttore è Leopoldo Pilati.
Un nuovo capitolo si apre nel panorama bancario del Nordest con la nascita di BCC Veneta, risultato della fusione tra BCC Verona e Vicenza e BCC Patavina. Il primo Consiglio di Amministrazione si è tenuto oggi a Palazzo Wollemborg a Padova, luogo storico per il movimento cooperativo italiano e ora sede di questo nuovo importante istituto di credito cooperativo.
La fusione delle due banche ha creato un ente che si posiziona come terza BCC in Italia per numero di sportelli e quarta per attivo, testimoniando la volontà di rafforzare ulteriormente il supporto all’economia locale attraverso una maggiore capacità operativa e una più ampia offerta di servizi.
Flavio Piva è stato eletto Presidente di BCC Veneta, con Leopoldo Pilati alla direzione generale, segnando l’inizio di una governance rinnovata e orientata alla crescita e alla stabilizzazione dell’istituto nel contesto economico regionale e nazionale. L’obiettivo dichiarato è quello di essere un polo di riferimento per il Veneto e per il Nordest, con un’attenzione particolare all’economia locale, alla mutualità e allo sviluppo sociale e culturale delle comunità di riferimento.


Il Consiglio di Amministrazione con il Collegio Sindacale e la Direzione generale (foto Studio 80)
Il territorio di competenza di BCC Veneta si estende su 237 comuni, abbracciando le province venete di Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Treviso, Rovigo, oltre alle confinanti province di Trento e Mantova. La fusione ha portato a un incremento significativo del numero di soci, superando quota 29.000, e all’apertura di nuovi sportelli, per un totale di 93 filiali, dimostrando la capacità di BCC Veneta di generare valore e servizi per i suoi membri.
Il territorio di competenza di BCC Veneta si estende su 237 comuni, abbracciando le province venete di Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Treviso, Rovigo, oltre alle confinanti province di Trento e Mantova. La fusione ha portato a un incremento significativo del numero di soci, superando quota 29.000, e all’apertura di nuovi sportelli, per un totale di 93 filiali, dimostrando la capacità di BCC Veneta di generare valore e servizi per i suoi membri.
I dati aggregati a dicembre 2023 rivelano una banca in ottima salute, con un totale attivo che supera i 6 miliardi di euro e fondi propri oltre i 507 milioni di euro. La solidità finanziaria di BCC Veneta è sottolineata da un Total Capital Ratio al 24,1%, una copertura delle sofferenze al 94,5% e un Texas ratio al 4%, indici di una gestione prudente e orientata alla sostenibilità.
La banca si impegna a offrire credito per progetti meritevoli, sostenendo gli investimenti e promuovendo lo sviluppo delle imprese e delle famiglie nel suo ampio territorio di competenza. L’aggregazione tra BCC Verona e Vicenza e BCC Patavina non solo consolida la presenza di un soggetto bancario di riferimento nel panorama regionale e nazionale ma apre anche nuove possibilità di crescita e sviluppo per l’economia locale, in un momento in cui il sostegno concreto alle comunità e alle realtà produttive diventa sempre più cruciale.
Con la fusione e la nascita di BCC Veneta, il Veneto e il Nordest vedono rafforzarsi un importante pilastro del credito cooperativo, capace di accompagnare e supportare con efficienza e innovazione il tessuto economico e sociale della regione, nel rispetto dei principi di mutualità e cooperazione che da sempre caratterizzano l’operato delle BCC.
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