Il futuro della rete ematologica nella Regione del Veneto.
di adminGrazie al progressivo miglioramento delle conoscenze dei meccanismi patogenetici che sono alla base dell’insorgenza dei tumori in generale, e di quelli ematologici in particolare, è stata aperta la strada allo sviluppo di terapie “intelligenti” capaci di colpire con precisione specifici bersagli molecolari che connotano la diversità biologica della malattia e che rendono di fatto unico, ai fini dell’approccio terapeutico, ogni singolo paziente. La leucemia mieloide cronica è un raro tumore del sangue di cui si diagnosticano circa 850 nuovi casi ogni anno nel nostro Paese. Negli ultimi anni i farmaci disponibili per la cura della leucemia mieloide cronica (imatinib, nilotinib e dasatinib, bosutinib e ponatinib) si sono rivelati così efficaci che si è potuta esplorare l’eventualità di fermare a un certo punto la somministrazione della terapia. Con un duplice vantaggio: per i pazienti e per il Sistema sanitario, che risparmierebbe sui costi. La sopravvivenza di chi si ammala oggi, grazie ai molti farmaci efficaci, è molto vicina all’aspettativa di vita della popolazione generale. Il mieloma rappresenta circa l’1 per cento di tutti i tipi di tumori. Oggi anche il mieloma multiplo ha molte possibilità di cura, anche se la guarigione può essere ottenuta solo da alcuni pazienti, è anche vero che la malattia può essere tenuta sotto controllo. La Regione Veneto si è dotata di una rete ematologica individuando i centri di riferimento secondo il criterio Hub & Spoke, al fine di ottimizzare le risorse assicurando l’innovazione terapeutica per le malattie ematologiche di cui molte ricadono sotto la catalogazione di malattie rare, come il mieloma multiplo. Il focus del convegno è fare il punto sulle nuove possibilità terapeutiche per i pazienti affetti da neoplasie del sistema emopoietico, e mira ad affrontare le problematiche derivate dalle nuove terapie ad un processo organizzativo integrato tra ospedale e territorio con un lavoro in rete complesso ma produttivo. Tra i relatori: Claudio Pilerci, Direttore della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria, Regione del Veneto, Componente Coordinamento REV e Gianpietro Semenzato, Direttore U.O. Ematologia, Azienda Ospedale – – Università di Padova, Coordinatore Tecnico Scientifico REV.
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