Fondata a Verona la “Confraternita de le Èrbe spóntáne e de la Pissòta có’ le mólche”, con sede presso l’Agriturismo “Alle Torricelle” di Fiorella Dal Negro, Verona.
di adminRitorniamo alla Natura, senza volere, tuttavia, condannare quanto siamo abituati a usare tutti i giorni, in fatto di risorse della terra e della derivante alimentazione. La vita d’oggi, abbondantemente sedentaria e convulsa, propone spesso alimenti grassi o basati su prodotti, pur saporiti e genuini, fra i quali anche lo street food, o, cibo da inghiottire passeggiando, mentre la dietologia accorta non cessa, giustamente, di raccomandare un’alimentazione il più possibile legata ai più semplici prodotti, offerti spontaneamente dalla terra, la verdura e la frutta, escludendo, ove possibile, il grasso animale. Siamo a Verona e il “verde” alimentare non manca, in ogni dove. E pensiamo che, oltre alle verdure coltivate, esistono anche quelle “spontanee”, che crescono, senza intervento della mano dell’uomo. Parliamo di “erbe”. Erbe, che, durante una passeggiata, sia in pianura, in collina, che in montagna, incontriamo ovunque e che, certamente non inquinate da fitofarmaci, sono garanzia di genuinità e di creazione di salute. Ricordiamo anche che l’ottima verdura, che il mercato propone, non è costituita che da antiche specie, rese più nobili e note, nel tempo, dal sapiente intervento umano, ma, che, per crescere come tali, abbisognano di trattamenti, pure per essere proposte nella dovuta dignità commerciale. Apprezziamo, dunque, l’eccezionale produzione agricola, fonte anche di lavoro e di ricchezza, ma, non dimentichiamo la vegetazione spontanea. Alla quale volge massima attenzione Fiorella Dal Negro, titolare dell’Agriturismo “Alle Torricelle” di via Bonuzzo Sant’Anna 4, 37128 Verona, info@agriturismotorricelle.com, 045 830 0230. Una Fiorella, che, appassionata, appunto dello studio, della classificazione e della raccolta delle erbe spontanee, che abbondantemente circondano e impreziosiscono la sua azienda, è pure ottima cuoca, in piatti, appunto, alle “erbe”, nelle più diverse e straordinarie loro composizioni, e realizzati in base ad antiche ricette, che, ovviamente, data la specificità dell’assunto, escludono le carni, del resto, pur sempre importanti per la vita. Ciò, mai dimenticando che erbe e frutti spontanei – attenzione al fatto, che vi sono anche erbe tossiche e che, quindi, occorre ottima conoscenza delle stesse – erano spesso il cibo quotidiano dei nostri antenati. Ma, Fiorella, come il sottoscritto, non ha dimenticato anche un prodotto della Valpolicella e, più specificatamente, di Negrar, ma, anche di Cavaion e di Verona, ossia, la “Pissòta có’ le mólche”, ossia, condita con “la feccia dell’olio d’oliva”: una specie di rustica focaccia, che spesso preparava mamma Annamaria Bernabè…, impastando farina, mólche, latte e sale, e facendo cuocere lentamente il tutto, su brace spente,… creando, quindi, vera, pur modesta storia, nella storia dell’allora poverissima alimentazione veneta… Fiorella Dal Negro: ”Desidero sottolineare che inizialmente, prima di prendere residenza nel mio agriturismo, non avevo mai avuto diretto contatto con la natura, e quindi, con le erbe e le piante, e che la passione e l’interesse per le stesse è in me sbocciata spontanea, guardandomi intorno, osservando ed ammirando lo svariato, straordinario mondo vegetale, che mi circondava, in ciò sostenuta dalla fattiva collaborazione del sapiente dottore agronomo Paolo Ugo Braggio, che mi ha trasmesso, con entusiasmo e con dati scientifici, ulteriore passione ed attenzione, verso quanto di straordinario offre la terra, che ci circonda”! Nel quadro di tale meraviglioso, ed al tempo, semplice, complesso di considerazioni, Fiorella non ha potuto fare a meno di proporre ad amici e conoscenti la creazione di una “Confraternita de le Èrbe spóntàne e de la Pissòta có’ le mólche” – tutto, espresso in originali termini dialettali veronesi – avente lo scopo di promuovere incisavamente l’osservazione della natura, l’attenzione per la stessa, l’uso rispettoso delle sue risorse, pur impiegandole in una cucina, basata essenzialmente sulle “erbe spontanee”, e sul ricordo della “Pissòta”, il pane d’un lontano passato, e, con ciò, sulle tradizioni del territorio della provincia di Verona. Tradizioni, che non devono essere dimenticate… Come assai positiva conseguenza del nostro vissuto racconto, in uno speciale incontro, tenutosi nell’Agriturismo “Alle Torricelle”, il 17 maggio 2017, è stata costituita, quindi, l’appena cennata “Confraternita”, essendo soci fondatori, oltre a Fiorella, Alessandro Salarolo e Ilario Febo, rispettivamente presidente e vicepresidente della Confraternita del Bòn Cuciàr, Verona; Mario Cozza, indefesso imprenditore; Gianni Galetto, direttore de “Il Basso Adige”, Legnago; Emidio Bedendo, presidente del Consorzio di Tutela dell’Asparago Veronese, Isola Rizza; don Emilio Camuzzi, direttore di Casa Dolci, Istituto don Calabria, Verona; Silverio Canuto, Agriturismo “Al Camìn”, Vestenanuova; Vincenzo Pedretti, maestro d’Arte culinaria, Verona; Claudia De Fanti, presidente di Pro Loco di Casaleone; Luigi Valitutti, membro d’onore della Confraternita del Bòn Cuciàr, Verona; Ida Beschi, Verona; Pierantonio Braggio, Verona; Alexandrina Carp, Verona; Claudio Dal Corso, consorte della signora Dal Negro, il quale cura attentamente e costantemente l’orto botanico, dal quale deriva parte delle erbe utilizzate in cucina; Valentina ed Andrea Dal Corso, figli dei coniugi Dal Corso e futuri gerenti dell’Agriturismo “alle Torricelle”; Roberta Pasini, Isola Rizza; Silvana Pelligra, Verona; Genir Taschetti, Verona, e Marta Valentini, Castagnaro, Verona. La degustazione d’una straordinaria torta, con tanto di targa in zucchero, celebrativa della creazione dell’appena sorta, nuova “Confraternita” e felicemente proposta da Mario Cozza e da Alexandrina Carp, ha concluso il più che “naturalistico” incontro, che avrà certamente seguito, nella realizzazione pratica dei propositi e nella storiografia delle tradizioni veronesi. Incontro, che ha anche consentito la presentazione del logo ufficiale della nuova Confraternita, creato ad hoc dagli artisti triestini Sillana Febe e Alessandro Starc: vi domina, al centro, la focaccia-“pissòta”, verdemente impreziosita da “èrbe spóntàne”… d’intorno!
Pierantonio Braggio
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