L. STABILITA’: COLETTO, “COLPO MORTALE AL DIRITTO COSTITUZIONALE ALLA SALUTE UNIVERSALISTICA”.
di adminIl ricorso alla Consulta deciso dal Veneto assume ora i contorni dell’ultima spiaggia, non solo per noi, ma, credo, anche per quelle Regioni che non ritennero di dar peso agli allarmi che sia il Presidente Zaia, sia il sottoscritto, lanciammo in tempi non sospetti. Fummo molto criticati, magari alla fine qualcuno dovrà ringraziarci”.
Lo dice l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto Luca Coletto che, oggi a Roma, ha partecipato alla riunione straordinaria della Conferenza dei Presidenti delle Regioni incentrata sulle valutazioni rispetto ai dossier sulla legge nazionale di stabilità.
“Abbiamo più di un motivo – aggiunge Coletto – nel riporre buone speranze nell’esito della Corte Costituzionale, ma nel frattempo deve essere chiaro a tutti che, con questo metodo e con queste cifre, forse per la prima volta, si presentano alla porte non razionalizzazioni, ma tagli ai servizi e alle cure”.
“Il Veneto con i conti in ordine – aggiunge Coletto – si vedrà scippati molti fondi che si sarebbero dovuti recuperare ripartendo i tagli sulla base dei costi standard e dell’appropriatezza di spesa, quindi non qui, non ai cittadini veneti. Di certo veniamo messi di fronte a un’impresa titanica: raschiare il fondo del barile, ammesso che fondo ci sia ancora, senza togliere cure e assistenza e senza sottoporre il personale a stress insopportabili”.
“Una cosa è certa – tiene a precisare Coletto – ed è che le centinaia di milioni di tagli che ci vogliono appioppare non saranno recuperate con nuove tasse ai nostri cittadini o con interventi sui Livelli Essenziali di Assistenza che, tra le poche Regioni d’Italia, il Veneto eroga completamente secondo quanto attestato dallo stesso Ministero della Salute. Come si è lasciata scappare il Ministro Lorenzin a Radio24, è evidente la manovra governativa con la quale, dopo aver messo in ginocchio tutte le Regioni sui conti sanitari, si punta a riaccentrare tutta la partita a Roma. Che ci stiano provando è certo, se ci riusciranno lo è molto meno, perché almeno il Veneto non ci sta proprio”.
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