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A SAN VALENTINO FFC ONLUS PORTA IN ITALIA FOREVERLAND UNA STORIA D’AMORE PER LA VITA.

di admin
L’opera prima del giovane regista Maxwell McGuire, malato di fibrosi cistica sarà proiettata in oltre 20 sale italiane a sostegno della Ricerca sulla malattia genetica grave più diffusa, oggi entrata in una fase dalle prospettive scientifiche promettenti.

La tournée è abbinata al progetto 3/2013 coordinato da Mauro Mazzei, del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Genova.

Lo studio del valore di 100mila euro, della durata di due anni,
mira all’individuazione di correttori per la mutazione ΔF508,
la più diffusa tra i malati di FC nel mondo.

Quest’anno a San Valentino, la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus ha in serbo un regalo speciale. Un pensiero che racchiude il senso e la profondità di un gesto d’amore. Dal 10 al 14 Febbraio in oltre 20 sale italiane arriva Foreverland, una storia scritta con il cuore e diretta dal giovane e talentuoso regista canadese, Maxwell McGuire, affetto da fibrosi cistica che a trent’anni ha realizzato il suo più grande sogno: girare un film capace di raccontare il dramma di questa malattia genetica e il dono straordinario che è la vita, impressi in fotogrammi di grande impatto visivo.

Il road movie, premiato al Palm Springs International Film Festival (California), sarà protagonista di una tournée promossa da FFC Onlus che toccherà alcune delle principali città italiane (Milano,Verona, Bergamo, Genova, Torino, Roma, Firenze, Forlì e tante altre) con l’obiettivo di diffondere la conoscenza di questa malattia, diffusa ma poco nota, che solo nel nostro Paese conta oltre due milioni e mezzo di portatori sani, spesso inconsapevoli di esserlo.

Il film sarà proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano. Le proiezioni sono a ingresso libero in spettacolo unico e si inseriscono a corollario di una più ampia azione charity orientata alla vitale opera di raccolta fondi a favore della Ricerca scientifica promossa dalla Onlus. L’evento è abbinato al progetto di ricerca numero 3/2013, coordinato da Mauro Mazzei, del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Genova: studio biennale del valore di 100mila euro che punta alla ricerca di correttori per la mutazione ΔF508, la più diffusa tra i malati di FC. Correttori derivati da elaborazioni informatiche e da composti naturali sicuri per una sollecita applicazione clinica.

L’anteprima è ospitata a Verona, città dell’amore per antonomasia, ma anche dell’amore per la Ricerca: proprio in questa città, 17 anni fa nasceva FFC Onlus, riconosciuta ufficialmente dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) come Ente promotore dell’attività di ricerca scientifica.

La Fondazione, promossa dal prof. Gianni Mastella e dagli imprenditori Matteo Marzotto e Vittoriano Faganelli, ha voluto che questa significativa opera cinematografica fosse diffusa anche nel nostro Paese dove sono circa 7mila i malati di FC, con circa 200 nuove diagnosi all’anno.

Il film sarà proiettato al Palazzo della Gran Guardia lunedì 10 Febbraio all’interno del Festival Verona in Love che ogni anno, a San Valentino, accoglie numerose iniziative dedicate agli innamorati. All’evento sarà presente anche il cofondatore FFC, Matteo Marzotto.

Per chi fosse interessato a conoscere in dettaglio l’iniziativa e gli eventi charity ad essa associati, tutti gli aggiornamenti sul programma sono consultabili direttamente sul sito della Fondazione: www.fibrosicisticaricerca.it.

Oggi, grazie ai progressi della ricerca, i malati di FC hanno un’aspettativa media di vita intorno ai 40 anni, guadagnata sempre a prezzo di pesantissime cure giornaliere, cariche di sofferenza. Terapie che scandiscono la routine di persone come Will Rankin, protagonista di Foreverland, affetto da fibrosi cistica a cui un amico, scomparso per la stessa malattia, affida il compito di spargere le proprie ceneri in un leggendario santuario in Messico. Insieme alla sorella dell’amico, Will intraprende un memorabile viaggio lungo la Pacific Coast Highway. Un’occasione per raccontare l’amore per la vita, per una donna, la speranza, le delusioni e l’inaspettato che la vita ha in serbo per chi ha il coraggio di rischiare.

Reduce da una Campagna Nazionale finalizzata alla raccolta fondi che ha segnato un +20% rispetto al 2012 e dall’XI Convention che ha visto riuniti gli oltre duecento ricercatori della sua rete, la Onlus ha aperto una vera e propria via italiana agli studi sulla fibrosi cistica e, proprio in virtù delle recenti scoperte, sta svolgendo un ruolo sempre più attivo e complementare rispetto agli studi d’Oltreoceano. FFC è certificata dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) che ne verifica i comportamenti d’eccellenza ispirati ai principi di “trasparenza, coerenza, indipendenza, equità, efficienza ed efficacia”.

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