COME RECUPERARE I CREDITI NELLA CRISI D’IMPRESA. AGGIORNATO CON LO SCHEMA DI D.L. SULLA CRESCITA ECONOMICA DEL 15 GIUGNO 2012. CON FORMULARIO SU CD-ROM
di adminQuando si vanta un credito nei confronti di una società in bonis, le percentuali di esigibilità dello stesso sono elevate; non mancano i casi in cui anche per via stragiudiziale, con una semplice costituzione in mora, si recupera il credito per il proprio cliente. Diversamente vanno le cose nella situazione di una società in stato di crisi o di insolvenza ammessa ad una procedura concorsuale.
L’opera, aggiornata con le novità introdotte dall’art. 12 del DECRETO LEGGE SULLA CRESCITA SOSTENIBILE (15 giugno 2012), esamina nel dettaglio il sistema per il recupero del credito come il PROCEDIMENTO DI INGIUNZIONE e la PROCEDURA ESECUTIVA INDIVIDUALE e fornisce le SOLUZIONI NEGOZIALI di risoluzione della crisi d’impresa: piano attestato di risanamento, accordi di ristrutturazione e concordato preventivo.
Di taglio operativo, il Manuale si configura come un concreto supporto professionale, grazie all’ausilio di un ricco FORMULARIO e una rassegna di GIURISPRUDENZA, organizzati in maniera sistematica nel corpo del testo e replicati sul Cd-Rom allegato, in formato editabile e stampabile.
Al termine dell’Opera vengono analizzate la TRANSAZIONE FISCALE e le PROCEDURE FALLIMENTARI e in appendice vengono riportati e sintetizzati con grande chiarezza espositiva tutti gli aggiornamenti ai 7 capitoli, relativamente alle modifiche del Decreto Sviluppo, così di seguito strutturati:
1. LA CRISI DIMPRESA
1. Concetto di crisi in generale
2. Limpresa nel nostro Ordinamento e lo stato di crisi alla luce dei principi costituzionali
3. Differenza tra i concetti di: declino, crisi, insolvenza, dissesto e sovraindebitamento
4. Natura, cause, sintomi, fattori e processo di risanamento della crisi dimpresa
5. Crisi delle Piccole Medie Imprese
6. Dissesto della Pubblica Amministrazione, in particolare, il dissesto delle Asl e degli Enti locali
7. La crisi italiana: Manovre Monti
2. LA CRISI DIMPRESA DAL PUNTO DI VISTA DEL BILANCIO
1. Premessa
2. Lo squilibrio patrimoniale
3. Il bilancio
4. Informazioni generali sulle voci di bilancio
5. Metodo della partita doppia
5.1 La tavola dei valori: impieghi e fonti
5.2 La tavola dei valori: stato patrimoniale e conto economico
5.3 Altre voci che emergono in bilancio
6. La lettura del bilancio
7. Lanalisi di bilancio. Un esempio pratico
3. LA VALUTAZIONE DAZIENDA
1. Premessa
2. Metodi diretti
3. Metodi indiretti
a) Metodi indiretti basati su grandezze stock
a1) Il metodo patrimoniale semplice (o puro)
a2) Il metodo patrimoniale complesso
b) Il metodo reddituale
c) Metodi indiretti misti basati su grandezze flusso-stock
4. Un esempio pratico
a) Valutazione dazienda con metodo patrimoniale semplice (o puro)
b) Valutazione dazienda con metodo reddituale
4. RECUPERO CREDITI – PROCEDIMENTO DINGIUNZIONE – PROCEDURA ESECUTIVA INDIVIDUALE
1. Premessa
2. Ricorso per decreto ingiuntivo
a) Forma – contenuto – deposito
b) Accoglimento della domanda – concessione della provvisoria esecuzione
c) Notifica del decreto
d) Rigetto della domanda
3. Opposizione al decreto ingiuntivo
a) Notifica opposizione
b) Opposizione tardiva
c) Rigetto o accoglimento parziale dellopposizione
d) Lingiunzione europea di pagamento
4. Titolo esecutivo
a) Spedizione in forma esecutiva
b) Notificazione del titolo esecutivo e del precetto
5. Precetto
6. Espropriazione forzata
a) Giudice dellesecuzione
b) Fascicolo dellesecuzione
c) Luogo delle notificazioni e delle comunicazioni
d) Pubblicità degli avvisi
7. Pignoramento
a) Anagrafe tributaria
b) Riduzione del pignoramento
c) Cessazione dellefficacia del pignoramento
d) Intervento dei creditori
8. Vendita ed assegnazione
a) Distribuzione della somma ricavata
9. Espropriazione mobiliare presso il debitore
10. Espropriazione presso terzi
11. Espropriazione immobiliare
RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA
Formulario
1. Ricorso per decreto ingiuntivo
2. Ricorso per decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo e con dispensa di cui allart. 482 c.p.c.
3. Atto di citazione in opposizione a decreto ingiuntivo
4. Atto di precetto su decreto ingiuntivo
5. Atto di precetto su sentenza
6. Atto di precetto su titolo di credito
7. Richiesta allufficiale giudiziario ex art. 492, comma 7, c.p.c.
8. Istanza di conversione di pignoramento ex art. 495 c.p.c.
9. Atto di pignoramento presso terzi ex art. 543 c.p.c.
10. Atto di pignoramento immobiliare
5. SOLUZIONI NEGOZIALI DI RISOLUZIONE DELLA CRISI DIMPRESA: PIANO ATTESTATO DI RISANAMENTO – ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE – CONCORDATO PREVENTIVO
1. Accordi di ristrutturazione e concordato preventivo: premesse metodologiche ai fini dellindividuazione della procedura più consona alla crisi dimpresa. Valutazione anche in rapporto alle altre tecniche stragiudiziali di composizione della crisi (Piano di risanamento ex art. 67, comma 3, lett. d), l.f.)
2. Piano attestato di risanamento stragiudiziale, ex art. 67, comma 3, lett. d): prima forma di intervento che limprenditore può apprestare per tentare il salvataggio dellimpresa
2.1 Obiettivi del piano attestato ex art. 67, comma 3, lett. d)
2.2 Contenuto del piano
2.3 Redazione del piano attestato di risanamento
2.4 Attestazione di ragionevolezza del piano di risanamento
2.5 Irrevocabilità e data certa
3. Accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis l.f.
3.1 Il presupposto soggettivo e la struttura del procedimento. Momento in cui laccordo si perfeziona ed acquista efficacia
3.2 Il presupposto oggettivo e la natura giuridica degli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis l.f.
3.3 I finanziamenti prededucibili dopo il d.l. n. 78 del 2010, convertito nella l. 30 luglio 2010, n. 122 (art. 182 quater l.f.)
3.4 Il piano
3.5 Il vaglio giurisdizionale in sede di omologazione
3.6 Rapporto tra accordi di ristrutturazione e procedimento prefallimentare
3.7 Aspetti fiscali, nella scelta, da parte dellimprenditore, tra concordato ed accordi di ristrutturazione
3.8 Gli accordi di ristrutturazione come modalità di risoluzione della crisi da sovraindebitamento
4. Lutilizzo del trust nella crisi dimpresa. Impiego dellistituto de quo come strumento esecutivo della gestione negoziale della crisi dimpresa, in occasione del raggiungimento degli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis l.f.
5. Il concordato preventivo: la privatizzazione del processo alla base dellintervento riformatore del 2005 e di quello correttivo del 2007
5.1 Lambito di applicazione soggettivo del concordato preventivo
5.2 Presupposto oggettivo
5.3 Presupposto temporale
5.4 Requisiti procedurali
5.5 Requisiti formali
5.6 Requisiti sostanziali
5.7 Le classi
5.8 La transazione fiscale. Rinvio
5.9 Lammissione e il procedimento
5.10 Subprocedimento di ammissione
5.11 Il Commissario giudiziale
5.12 I poteri del Giudice delegato e i provvedimenti
5.13 Il reclamo avverso il decreto del Giudice delegato e del Tribunale
5.14 Lesecuzione, la risoluzione e lannullamento del concordato preventivo
RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA
Formulario
1. Verbale di deposito del bilancio e di documenti in Cancelleria (art. 161 l.f.)
2. Accordo di ristrutturazione dei debiti (art. 182 bis l.f.)
3. Decreto di omologazione dellaccordo di ristrutturazione dei debiti (art. 182 bis l.f.)
4. Mandato trust per lesercizio di impresa
5. Mandato trust protettivo
6. Mandato clausola sulleffetto di segregazione dei beni in trust
7. Mandato istituzione di trust interno
8. Comunicazione di accettazione carica di Liquidatore giudiziale
9. Istanza per la risoluzione del concordato (presentata dal Commissario giudiziale)
10. Lettera al Comitato dei creditori per parere
6. LA TRANSAZIONE FISCALE
1. Listituto della transazione fiscale
2. La disciplina
3. Contrasto interpretativo tra la giurisprudenza di legittimità e lAmministrazione finanziaria
4. Prassi amministrativa
5. Conseguenze del mancato rispetto dellaccordo transattivo
6. La tutela giurisdizionale
RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA
7. PROCEDURE ESECUTIVE CONCORSUALI: IL FALLIMENTO E LE ALTRE PROCEDURE
1. Le singole procedure concorsuali
2. Fallimento
2.1 Presupposti soggettivi
2.1.1 Soggetti fallibili: limprenditore commerciale
2.1.2 Casi particolari di imprenditori fallibili
2.1.3 Limprenditore agricolo
2.1.4 Il piccolo imprenditore: sua fallibilità dopo il decreto correttivo n. 169/2007
2.1.5 Lartigiano
2.1.6 Lesclusione dal fallimento degli enti pubblici
2.2 Le soglie di non fallibilità
2.3 Presupposti oggettivi: lo stato di insolvenza e lostato di crisi
2.4 Liniziativa per la dichiarazione di fallimento
2.4.1 Le modifiche introdotte dal d.lgs n. 5/2006
2.4.2 Liniziativa del pubblico ministero e i residui poteri del Tribunale
2.4.3 Liniziativa del debitore o di uno o più creditori
a) Liniziativa del ceto creditorio
b) Liniziativa del debitore
Rassegna di giurisprudenza
Formulario
1. Ricorso per dichiarazione di fallimento
2.5 Il Tribunale fallimentare
2.5.1 La competenza territoriale
2.5.2 Il conflitto di competenza
a) Il conflitto negativo di competenza
b) Il conflitto positivo di competenza
2.5.3 I poteri e la competenza del Tribunale fallimentare
Rassegna di giurisprudenza
2.6. Il procedimento per la dichiarazione di fallimento
2.6.1. La sentenza dichiarativa del fallimento
2.6.2. Il decreto di rigetto
2.7. I reclami
2.7.1. Il reclamo contro la sentenza dichiarativa di fallimento
2.7.2. Il reclamo contro il decreto di rigetto dellistanza di fallimento
Rassegna di giurisprudenza
Formulario
2. Reclamo ex art. 18 l.f. avverso sentenza dichiarativa di fallimento
2.8 Effetti del fallimento
2.8.1 Gli effetti del fallimento per il fallito
2.8.2 Gli effetti del fallimento per le società e per i soci
2.8.3 La par condicio creditorum e gli effetti del fallimento per i creditori
2.8.4 Le azioni revocatorie fallimentari
2.8.5 Lazione revocatoria ordinaria
Rassegna di giurisprudenza
2.8.6 I patrimoni destinati
2.8.7 I rapporti giuridici preesistenti
2.8.8 I contratti ad esecuzione continuata o periodica
2.8.9 Il contratto di affitto dazienda e la locazione di immobili
2.9 Il Giudice delegato
2.10 I compiti e i poteri del Curatore
2.11 Il Comitato dei creditori, la nomina e le funzioni
Formulario
3. Comunicazione della nomina, ai creditori chiamati a far parte del Comitato dei creditori, ex art. 40 l.f.
4. Richiesta di nomina di un altro membro del Comitato dei creditori per indisponibilità sopravvenuta di un componente del Comitato dei creditori a svolgere lincarico
2.12 Attività preliminari
2.13 Lart. 87 bis l.f.: procedimento di restituzione in via breve
2.14 Lesercizio provvisorio dellimpresa del fallito
Formulario
5. Proposta di continuazione temporanea dellesercizio dellimpresa o di specifici rami dazienda, ex art. 104, comma 2, l.f.
2.15 Laffitto dazienda
Formulario
6. Proposta per laffitto dellazienda del fallito a terzi (eventualmente limitatamente a specifici rami), ex art. 104 bis, l.f.
2.16 Laccertamento dei crediti e dei diritti reali e personali di terzi
2.16.1 Domanda di ammissione al passivo
Rassegna di giurisprudenza
2.16.2 Progetto di stato passivo
2.16.3 Udienza di esame del progetto di stato passivo, formazione ed esecutività dello stato passivo
2.17 Accertamento delle domande di rivendicazione e restituzione
Rassegna di giurisprudenza
2.18 Previsione di insufficiente realizzo
Formulario
7. Istanza di non farsi luogo al procedimento di accertamento del passivo relativamente ai crediti concorsuali, ex art. 102 l.f.
2.19 Insinuazioni tardive
Rassegna di giurisprudenza
2.20 Liquidazione dellattivo
2.20.1 Modalità delle vendite
2.20.2 Vendita dellazienda o dei rami dazienda
2.20.3 Cessione dei crediti, azioni, revocatorie e quote. Contratti di mandato per la riscossione del credito
2.21 Ripartizione dellattivo
2.21.1 Prospetto delle somme disponibili
2.21.2 Progetto di ripartizione
2.21.3 Presentazione ed esecutività del progetto di ripartizione
2.21.4 Pagamento dei creditori
2.21.5 Rendiconto del Curatore
2.21.6 Ripartizione finale
Rassegna di giurisprudenza
Formulario
8. Reclamo contro il progetto di riparto, ex artt. 110, comma 3 e 36 l.f.
9. Quietanza rilasciata dal creditore delle somme ricevute in sede di riparto, ex art. 115 (oppure) 117 l.f.
10. Presentazione di osservazioni sul rendiconto finale presentato dal Curatore fallimentare e depositato in Cancelleria, ex art. 116 l.f.
2.22 La chiusura del fallimento
2.23 La riapertura del fallimento
2.24 Il concordato fallimentare: finalità, natura giuridica e soggetti legittimati a proporlo
2.24.1 La proposta di concordato fallimentare
2.24.2 Esame della proposta
2.24.3 Voto e approvazione
2.24.4 Il giudizio di omologazione ed efficacia del decreto
2.24.5 Il reclamo
2.24.6 Esecuzione ed effetti del concordato
2.24.7 Risoluzione, annullamento e riapertura del concordato
Formulario
11. Proposta di concordato fallimentare con assuntore ex art. 124 l.f.
2.25 Ragionevole durata della procedura fallimentare
Rassegna di giurisprudenza
2.26 Esdebitazione
2.26.1 Premessa
2.26.2 Applicabilità dellistituto dellesdebitazione: disciplina transitoria
2.26.3 Presupposti per la concessione dellesdebitazione. Condizioni di natura soggettiva
2.26.4 (Segue) Condizione oggettiva di ammissibilità
2.26.5 Debiti inclusi ed esclusi dallesdebitazione
2.26.6 Procedimento di esdebitazione
2.26.7 Effetti dellesdebitazione
Rassegna di giurisprudenza
Formulario
12. Istanza per chiedere il decreto di esdebitazione
13. Reclamo avverso il decreto di esdebitazione
3. LAmministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza – il decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270
Rassegna di giurisprudenza
Formulario
14. Istanza per la chiusura del Concordato fallimentare ai sensi dellart. 136 l.f.
15. Ricorso per risoluzione del Concordato (art. 137 l.f.)
16. Ricorso per annullamento del Concordato, ex art. 138 l.f.
4. Liquidazione coatta amministrativa
4.1 Principi generali
4.2 Rapporto tra fallimento e liquidazione coatta amministrativa
4.3 Dallaccertamento giudiziario dello stato di insolvenza anteriore e posteriore alla l.c.a.: procedura, soggetti legittimati, organi, effetti e chiusura
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