GLI ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI. RISANARE L’IMPRESA. CARATTERISTICHE. FINALITÀ. CONTENUTO. VALUTAZIONE DEL TRIBUNALE. CASISTICA GIURISPRUDENZIALE. II EDIZIONE
di adminII edizione per questa apprezzatissima Guida che analizza nel dettaglio la disciplina degli accordi di ristrutturazione dei debiti, aggiornata con la più recente prassi di settore e con la Manovra 2011, che ha esteso agli imprenditori agricoli in stato di crisi o di insolvenza l’applicabilità degli accordi di ristrutturazione dei debiti e della transazione fiscale.
Di taglio pratico, il volume approfondisce le caratteristiche e le finalità degli accordi di ristrutturazione e ne evidenzia i vantaggi, anche rispetto al concordato preventivo, per il superamento della crisi d’impresa.
Arricchita con la più recente casistica giurisprudenziale formatasi sul tema dei concordati stragiudiziali, l’opera fornisce soluzioni operative per attuare il risanamento ed è così organizzata:
1. GLI ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE NELLA COMPOSIZIONE NEGOZIALE DELLA CRISI D’IMPRESA
1.1 L’autonomia contrattuale nella crisi d’impresa
1.2 Alcune precedenti esperienze in tema di concordati stragiudiziali
1.3 Le esperienze di alcuni ordinamenti stranieri (Cenni)
1.4 Rapporti con altre ipotesi di ristrutturazione
I limiti del concordato stragiudiziale
L’articolo 67, comma 3, lett. d): il piano di risanamento attestato
Concordato preventivo e accordi di ristrutturazione, tra alternatività e complementarità
La ristrutturazione nell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi
La ristrutturazione dei debiti nell’art. 182-bis
Gli accordi di ristrutturazione nei gruppi di società
2. CARATTERISTICHE E FINALITÀ DEGLI ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE
2.1 La fattispecie di cui all’art. 182-bis e le innovazioni introdotte dal d.lgs. 169/2007
2.2 Le modifiche apportate all’art. 182-bis, dall’art. 48 del d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122
L’art. 182-bis comma 6: l’istanza di sospensione delle azioni cautelari ed esecutive durante le trattative e il divieto di acquisire titoli di prelazione non concordati
L’art. 182-bis comma 7, la valutazione del tribunale sull’istanza di sospensione
2.3 La legittimazione alla proposizione dell’accordo
2.4 L’adesione dei creditori che rappresentano almeno il sessanta per cento dei crediti
2.5 Il computo della percentuale di adesione, negli accordi di ristrutturazione proposti da società appartenenti allo stesso gruppo
2.6 Lo stato di crisi
2.7 Il regolare pagamento dei creditori estranei
2.8 La negoziazione dell’accordo e la formazione del consenso
La formazione del consenso: premessa
Dovere dell’imprenditore di informativa sullo stato di crisi
Comportamento del creditore secondo buona fede e utilizzo delle informazioni ricevute
3. IL CONTENUTO DEGLI ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE
3.1 Premessa
3.2 Quando la riorganizzazione diventa strumentale alla ristrutturazione
3.3 Le clausole degli accordi di ristrutturazione
3.4 Pactum de non petendo, percentuale minima di adesione e superamento dello stato d’insolvenza
3.5 L’eventuale suddivisione dei creditori in classi: differenze rispetto al concordato preventivo
3.6 L’erogazione di nuova finanza
Il problema del finanziamento ponte o interinale
Il problema delle garanzie
L’utilizzabilità dei convenants per garantire la nuova finanza erogata nell’ambito dell’accordo di ristrutturazione
La prededucibilità della nuova finanza: premessa
Il nuovo art. 182-quater l. fall.
3.7 Ristrutturazione del debito mediante conversione dei crediti in capitale. Il principio contabile Ifrc 19
La creazione di azioni fornite di diritti diversi
L’emissione di azioni correlate
Conversione in strumenti finanziari partecipativi
3.8 L’esenzione da OPA
3.9 L’utilizzo di una società di nuova costituzione e il ruolo delle banche
3.10 L’utilizzo del trust nell’ambito dell’accordo di ristrutturazione
3.11 La transazione fiscale collegata all’accordo di ristrutturazione
3.12 Il contenuto degli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis nella recente casistica giurisprudenziale
La ristrutturazione del gruppo Risanamento S.p.a.
Il caso Gabetti S.p.a.
Il caso I.R.M. S.r.l.
Il caso La Cascina
4. VALUTAZIONE DEL TRIBUNALE ED EFFETTI DEGLI ACCORDI
4.1 Il rapporto tra l’accordo e il procedimento
4.2 Il rapporto tra l’accordo e il piano di ristrutturazione
4.3 La relazione sull’attuabilità dell’accordo e la figura del professionista
La relazione sull’attuabilità dell’accordo: contenuto e caratteristiche
4.4 La pubblicazione dell’accordo nel registro delle imprese
4.5 L’omologazione del tribunale
Il contenuto della tutela omologatoria: controllo di legittimità o di merito?
I limiti posti ad una valutazione prospettica dell’idoneità dell’accordo a rimuovere lo stato d’insolvenza
4.6 Il rigetto della domanda di omologazione .
4.7 Gli effetti dell’accordo prima della pubblicazione nel registro delle imprese
4.8 Gli effetti dell’accordo dopo la pubblicazione nel registro delle imprese: la protezione del patrimonio del debitore
L’inapplicabilità del divieto di cui all’art. 182-bis, comma 3, l. fall., alle azioni volte ad ottenere la dichiarazione di fallimento: la riunione dei procedimenti
4.9 Gli effetti dell’accordo dopo l’omologazione: l’esenzione dall’azione revocatoria fallimentare. La prededucibilità e l’esenzione dai reati di bancarotta (Rinvio)
4.10 Il nuovo art. 217-bis l. fall.: l’esenzione dai reati di bancarotta semplice e c.d. preferenziale
4.11 Esclusione della concessione abusiva del credito con riferimento all’accordo di ristrutturazione omologato
4.12 Vizi genetici e funzionali degli accordi (lineamenti)
4.13 La modifica degli accordi di ristrutturazione omologati
4.13 Profili fiscali
APPENDICE
Normativa
– Regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 – Disciplina del fallimento, del concordato preventivo, dell’amministrazione controllata e della liquidazione coatta amministrativa (artt. 67, 182-bis, 182-ter, 182-quater, 217-bis)
– Decreto Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali 4 agosto 2009 – Modalità di applicazione, criteri e condizioni di accettazione da parte degli enti previdenziali degli accordi sui crediti contributivi
– Regolamento Consob 11971/99
Prassi
– Codice ABI di comportamento tra banche per i processi di ristrutturazione
– Linee-guida per il finanziamento alle imprese in crisi.
– Osservazioni sul contenuto delle relazioni del professionista nella composizione negoziale della crisi d’impresa
– Circolare Agenzia delle entrate 10 aprile 2009, n. 14/E
– Circolare Inps 15 marzo 2010, n. 38
Giurisprudenza
– Tribunale di Milano, sez. II civ., 23 gennaio 2007
– Tribunale di Milano, sez. II civ., 17 giugno 2009
– Tribunale di Milano, sez. II civ., 18 luglio 2009
– Tribunale di Milano, sez. II civ., 10 novembre 2009
– Corte d’Appello di Roma, sez. I civ., 1 giugno 2010
– Tribunale di Milano, sez. II civ., 29 aprile 2011
– Tribunale di Milano, sez. II civ., 2 maggio 2011
– Tribunale di Bergamo, sez. II civ., 5 maggio 2011
– Tribunale di Milano, sez. II civ., 13 maggio 2011
– Tribunale di Milano, sez. II civ., 20 giugno 2011
Giurisprudenza di riferimento
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