Firmato il nuovo CCNL Sanità pubblica: aumenti e nuove tutele per oltre 580mila operatori
di Matteo ScolariÈ stato firmato mercoledì 18 giugno il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per la Sanità pubblica, valido per il triennio 2022-2024. Una svolta attesa da oltre 580.000 lavoratori del settore, che ottengono finalmente aumenti economici, nuove indennità e maggiori tutele. L’accordo è stato siglato da tutte le organizzazioni sindacali rappresentative al tavolo, con l’eccezione di Fp Cgil e Uil Fpl.
Tra i protagonisti del risultato anche FP CISL Verona, che attraverso il segretario generale Giovanni Zanini rivendica la forza della propria linea: «È andata come avevamo detto e previsto, dopo mesi di blocchi dei sindacati non firmatari. Ora, con le RSU alle spalle, è stata raggiunta la maggioranza necessaria per sottoscrivere la pre-intesa sul nuovo CCNL Sanità Pubblica».

Zanini sottolinea come «il nostro modello sindacale, fondato sulla responsabilità, sulla partecipazione e sulla contrattazione, ha prevalso su chi ha voluto per mesi il blocco ingiustificabile della trattativa», rallentando così l’ottenimento di risposte concrete da parte degli operatori. «Lo avevamo promesso e siamo riusciti a garantire tutele, valorizzazione professionale e riconoscimento economico. Non è frutto di slogan o proteste sterili, ma del lavoro negoziale portato avanti con determinazione».
Tra le novità principali della preintesa spiccano: un aumento medio del 7% in busta paga (pari a circa 170 euro mensili), arretrati, incremento dei fondi contrattuali, indennità di pronto soccorso oltre i 250 euro al mese, patrocinio legale e supporto psicologico in caso di aggressioni, esonero dal lavoro notturno per chi ne ha diritto, e valorizzazione delle prestazioni aggiuntive a 50 euro/ora.
Importanti anche i passaggi sulla formazione, con ECM a scelta del dipendente, maggiore autonomia nella selezione dei percorsi formativi, accesso alla qualificazione elevata per laureati triennali con incarico e anzianità, estensione delle ferie solidali, equiparazione retributiva tra ostetriche e infermieri, tutele rafforzate per la libera professione, e buoni pasto per chi lavora in smart working.
Infine, viene già annunciato l’immediato avvio del confronto per il rinnovo 2025-2027, con risorse già confermate. Per Zanini «ora avanti con la forza della rappresentanza, per costruire una stagione di crescita salariale, nuovi diritti e innovazione».
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