“Giornata della Memoria” 2021, a Verona
di adminLa Giornata “della Memoria” 2021, celebrata, il 27 gennaio, porta tale denominazione, per quattro motivi, che coinvolgono l’Umanità tutta: per ricordare le più di sei milioni di vittime ebraiche, dovute al fanatismo hitleriano, durante la seconda guerra mondiale; la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, in lingua polacca,Oświęcim, avvenuta il 27 gennaio 1945, ad opera delle truppe sovietiche, e il fatto, che tale storico giorno, fu destinato, nel 2005, dalle Nazioni Unite, ad essere ricordato, in futuro, ogni anno, come, appunto, “Giornata della Memoria”. Memoria, che dobbiamo fare di tutto, per custodire, viva, nel cuore, onde ricordare che un Popolo fu distrutto, in condizioni infernali, dalla ferocia nazista. Quarto motivo, che è solenne monito: perché, tragici fatti, come quelli accaduti, a danno della gente d’Israele, non si verifichino più… In Italia, il Giorno della Memoria fu istituito, già nel 2000, non solo, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, ma anche dei deportati militari e politici italiani, pure senza colpa, nei campi nazisti, dai quali, numerosissimi più non fecero ritorno. Per l’esattezza, va segnalato che, a Verona, le celebrazioni hanno avuto inizio il 22 gennaio, con l’esposizione, in Piazza Bra, del Carro ferroviario della Memoria, uno dei vagoni-merci, impiegato per il trasferimento dei destinati ai campi di concentramento e di sterminio, carro, che resterà in Piazza Bra sino al 30 gennaio, quale simbolo silente, dei tristi mezzi, usati per realizzare l’Olocausto. Il giorno 27 gennaio, hanno avuto luogo, quindi, le seguenti, dovute iniziative, sempre, comunque, condizionate dalle misure antivirus: – deposizione di una corona al monumento ai Deportati in piazza Bra; – presso il Palazzo della Gran Guardia, interventi ufficiali di Prefettura, Comune e Consulta scolastica provinciale e, quindi, dell’oratrice ufficiale, Camilla Brunelli, direttrice del “Museo e Centro di documentazione della Deportazione e della Resistenza” di Prato. Si è proiettato, poi, il video, dal titolo “Il Balente”, dedicato allo scrittore Vittore Bocchetta. e, terminata la proiezione, è stata cantata, da Angel Harkatz, la preghiera ebraica, pro defunti. Le cerimonie sono state trasmesse in streaming, sia sul portale del Comune di Verona, che sulle pagine della Prefettura di Verona. Nel pomeriggio, sono state deposte corone di alloro al Cimitero Ebraico, al Sacrario del Cimitero Monumentale e presso la grande scultura commemorativa, “Filo spinato”, di piazza Isolo. Quanto al carro-merci, che sempre, in futuro, riapparirà in Bra, come avvenuto, ogni anno, dal 2002, esso è, oggi, di proprietà di Verona, avendolo l’Amministrazione comunale, acquistato, rendendolo patrimonio dei veronesi, data la grande testimonianza, che esso rappresenta, per la comunità, e sarà, provvisoriamente, custodito, presso Società Leda Finance srl. L’acquisto del carro – si legge in un comunicato comunale – ad un prezzo simbolico, sgraverà il Comune dalle spese, che, ogni anno, era chiamato a sostenere, per il servizio di trasporto dello stesso, dallo scalo ferroviario, a piazza Bra. Al di là di tutto, ricordiamo, dunque, chi – bambini, donne, uomini, giovani ed anziani – a causa di politica e di ideologie inumane, in condizioni terribili, ha perso la vita.
Pierantonio Braggio
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