L’antico, storico Palazzo Bocca-Trezza, Verona, tornerà al suo splendore.
di admin
Risalente alla seconda metà del 1500, Palazzo Bocca-Trezza, uno fra i più importanti del Rinascimento veronese, si trova, fra via San Nazaro – con ampio cortile, all’entrata, via XX Settembre – abbellito, all’esterno, da un grande, verde giardino, con fontana in marmo rosso – e vicolo Térà. Reso gioiello, da artisti d’altissimo livello, con stucchi ed affreschi, fino al 1837, esso appartenne, inizialmente, alla famiglia Murari della Corte Bra, ed ebbe proprietari diversi, sino a quando, nel 1922, fu lasciato al Comune di Verona, da Lavinia Bocca-Trezza. Durante il Ventennio, il vetusto palazzo, fu utilizzato da uffici fascisti. Negli anni 1967-2010, l’edificio fu sede dell’Istituto d’Arte Nani e, da allora, vi domina l’abbandono… Un intervento, comunale e di prossimo inizio, quello in tema, sul Palazzo, cambierà, ben presto, il volto di Veronetta, la quale, in tal modo, vedrà restituito ai veronesi uno degli artistici compendi immobiliari storici della città, il quale si estende su una superficie di 4350 mq. I lavori avranno luogo, nel quadro del “Bando Periferie”, del Comune di Verona, destinato alla riqualificazione dei quartieri veronesi. Con l’occasione, sarà pure restaurata la palazzina, d’origine e in stile fascista, anno 1934, che guarda su via XX Settembre. Palazzo Bocca-Trezza, una volta, sistemato, ospiterà uffici comunali, associazioni ed esposizioni. Sarà, quindi, riaperta la Loggia Farinati, che permetterà il passaggio, da via San Nazaro, a via XX Settembre. Hanno presentato l’importante iniziativa – della quale è stata relatrice ed ottima moderatrice, l’assessore, Ilaria Segala – il sindaco, Federico Sboarina; il vicesindaco, Luca Zanotto; gli assessori Francesca Briani e Francesca Toffali. Sono pure intervenuti, su temi culturali, Giovanna Tamassia, presidente del Club di Giulietta, Paola Tessitore, direttrice di Verona Minor Hierusalem, e Giuseppe Giacon, vicepresidente di AGA – Associazione Giochi Antichi, Anna Fiscale, presidente dell’associazione QUID, Giulio Saturni dell’Associazione Cocai, Verona, e l’architetto Giovanni Castiglioni, che ha esposto i dettagli dell’intervento, in tema. Palazzo Bocca-Trezza, dunque, una volta, completamente restaurato, darà nuova luce alle vie San Nazaro e via XX Settembre, nonché a Veronetta. Esso non sarà l’unico a tornare a rivivere, con attenta riqualificazione, in quanto il Bando Periferie, prevede più di venti interventi, in altre zone cittadine. Prossimamente, si parlerà dell’ex Manifattura Tabacchi e di Castel San Pietro. Per la storia e come conferma di datazione: la fontana sopra citata, porta la scritta: “Il Comitato Madonna Verona ai Fasci di Combattimento XII”, laddove il numero romano indica il dodicesimo anno di regime fascista, e, quindi, l’anno 1934. Pierantonio Braggio
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