Cattolica Assicurazioni: tanti dubbi da chiarire per l’assemblea dei 18000 soci.
di adminLa data sembra abbastanza certa, il 30/06/2020, l’ultima possibile per deliberare tenuto conto del decreto CURA ITALIA. Da quella data tornando indietro si arriva a fine maggio per convocare l’assemblea e dare ai soci la possibilità partecipare. Le difficoltà operative sono tante visto i divieti di assembramento per evitare i contagi. Mancheranno poi anche quelle caratteristiche di convivialità, a volte discusse, ma a cui molti soci e socie tengono (pranzo e gadget) per dedicare quasi una intera giornata all’assemblea. Le difficoltà digitali per tanti soci esistono davvero per cui tutto ciò non contribuirà a far partecipare molti soci; azzardiamo forse qualche centinaio. Le problematiche giuridiche e operative dovranno essere esaminate e possibilmente risolte dal prossimo CDA e dai suoi consulenti, Consiglio di Amministrazione che dovrebbe tenersi venerdi 15/5.
Immaginiamo ora il percorso che il socio dovrà affrontare per poter esprimere il suo voto. Vietati gli assembramenti, e poichè la legge consente di farlo, probabilmente si procederà attraverso il Rappresentante Comune. Cos’è il Rappresentante Comune? E’ una figura giuridica , una società o un ente, appositamente autorizzato, che raccoglierà i voti espressi dai soci e che da solo parteciperà all’assemblea ordinaria raccogliendo quindi i voti per il si e quelli per il no. Quindi se cento soci votano SI, per approvare il bilancio e 50 delegano il Rappresentante Comune a votare NO, quest’ultimo, andrà da solo in assemblea e dirà 100 si e 50 no, bilancio approvato. E’ paradossale per una cooperativa ma sarà così probabilmente. Ovviamente problematiche diverse insorgono nel caso dell’assemblea straordinaria alla presenza di più opzioni. Stante la situazione pare questa l’unica soluzione possibile, ma forse si potrebbe ancora optare per l’assemblea in forma tradizionale se il coronavirus lo permettesse. E come sarà? Ricevuto l’avviso di convocazione, o pubblicato sui giornali, il socio dovrà attendersi altro. A differenza dalle precedenti assemblee, stavolta, l’avviso dovrà indicare, oltre al richiamo al sito web di Cattolica Assicurazioni per la gran parte dei documenti, anche una breve ma precisa indicazione dei punti da votare, con annesse informative sui principali dati di bilancio e della relazione dell’organo di sorveglianza. Tutte queste informazioni occuperanno probabilmente qualche pagina e sono la base del voto. Se la convocazione non fosse chiara o fosse incompleta, non potendo il socio intervenire in assemblea, non potrebbe esprimere un giudizio formato, e quindi il bilancio votato potrebbe essere impugnato.
Proseguiamo. Alla luce della convocazione giuntami, chiederò alla banca o sim o altro ,presso cui ho in deposito le azioni, il certificato che attesta la qualità di socio o biglietto di ingresso al’assemblea. Per chi fa tutto on line, forse, non ci saranno problemi ma per chi è abituato ad andare in banca, c’è da sperare che i funzionari, di solito poco propensi a questi lavoretti, ricevino su appuntamento celermente e poi sempre su appuntamento, entro giugno e previo pagamento dei diritti, (a volte troppo cari), ci consegni i documenti. Se ce li spediscono vediamo che sia per raccomandata (altra spesa) perchè la posta ordinaria impiega anche un mese ad essere consegnata. Una volta in possesso dei certificati dobbiamo contattare la società che svolge il ruolo di Rappresentante Comune ed inviare idocumenti compilati per fax, PEC, o posta raccomandata (ma forse si prevederanno altre modalità tipo la consegna in sede per chi può). La documentazione servirà a provare la nostra identità, la qualità di socio ed il modulo per votare (ordinaria e straordinaria) che ci verrà consegnato ancora non si sa da chi e in che modalità. Qui possono sorgere problemi di riconoscimento a distanza:chi invia il documento, chi ha raccolto la o le deleghe e la concede a chi? Ed altre amenità legali connesse alla raccolta del voto da parte di soggetti vari . Attendiamo su questi ed altri dettagli come il Cda sbroglierà questa complicata matassa. Con me firma questo articolo, per la parte successiva, il socio Andrea Chiamenti, avvocato, che entra in maniera semplificata su alcuni temi. Ecco le sue riflessioni.
M. Zumerle
“Le assemblee delle società al tempo del coronavirus
Il contesto storico che stiamo vivendo, caratterizzato da isolamento e/o lontananza per il covid-19, ha portato con sé la modifica del cerimoniale delle assemblee di bilancio per evitare la concentrazione fisica dei soci.
Il Decreto “Cura Italia” ha per prima cosa allungato il termine di convocazione dell’assemblea ordinaria di bilancio entro il termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio anziché di 120 giorni).
Il decreto ha provveduto a dettare anche il rito di svolgimento dell’assemblea, ordinarie e straordinarie, che dovrà essere a distanza attraverso la partecipazione in assemblea con mezzi di telecomunicazione ed il voto per corrispondenza ed il voto elettronico.
Ciò porta che né soci né presidente e segretario o notaio siano presenti fisicamente nello stesso luogo.
Ciò è in linea con la “vita quotidiana” ma, ci si chiede il come tutto ciò potrà avvenire.
Di fondamentale importanza appare essere la lettera di convocazione dell’assemblea la quale oltre ad avere un ordine del giorno analitico, cioè avere una relazione illustrativa su ciascun punto all’ordine del giorno, dovrà informare i soci come potere partecipare all’assemblea e come potere dimostrare la loro qualità di soci, ad esempio esibendo il monte titoli e/o con dichiarazione sostitutiva.
Le modalità di partecipazione, che come scritto dovranno essere contenute nella lettera di convocazione dell’assemblea, potrà essere singola, quindi, pe rogni socio, compresa la facoltà di delega ex statuto societario, oppure potrà avvenire, per le società quotate in borsa, mediante un Rappresentante designato dalla società ex art. 135 undecies del TUF (testo unico della finanza) mediante il quale gli azionisti eserciteranno il loro diritto di voto.
Eseguiti i primi due passaggio, ovvero la convocazione dell’assemblea ed il giorno dell’adunanza, si dovrà procedere con l’inizio dell’assemblea che prevede l’identificazione dei partecipanti ex art. 2371 cc; la discussione ed intervento dei soci, con le diversità a secondo della modalità di partecipazione adottata, la votazione anch’essa da eseguirsi a mente della partecipazione scelta; chiusura dell’assemblea; verbalizzazione dell’assemblea e sottoscrizione del verbale ex art. 2375 cc .”
Avv. Andrea Chiamenti
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