I mini Bot, una splendida risorsa con qualche paletto!
di adminDraghi ed i principali giornali l’hanno bocciata, ma non è così male, anzi. La proposta del Presidente Borghi è una proposta seria che incontra forse qualche difficoltà operativa per non incorrere nei rigori della legge ( in questo caso dei trattati europei) ed un principale problema economico. Se si riuscisse a presentare la proposta eludendo questi due problemini , lo strumento avrebbe effetti mirabolanti per l’economia italiana. Procediamo con ordine. Tutti i principali commentatori dicono: o è debito o è moneta, per cui sintetizzano, non va bene in nessun caso. NON è VERO. Se la moneta non si può fare senza violare i trattati dell’Euro, e questo anche i proponenti lo ribadiscono, il fatto che sia debito invece permette di ragionarci un po’ su. Ricordiamo che oggi lo Stato Italiano ha moltissimi miliadi di debito nei confronti delle amministrazioni pubbliche e private territoriali, debiti scaduti ed esigibili, che a rigor di legge dovrebbero essere estinti e quindi riversarsi sull’economia con grande beneficio per chi incassa il suo credito. Ed invece lo Stato nonpaga. Cosa succede quando una banca ha dei crediti che non riesce a liquidare celermente? Di solito li cartolarizza e chiede al mercato se è interessato a rilevarli. Anche l’ipotesi Borghi proposta formalizzerebbe questi "crediti privati/debito pubblico" sotto forma di cartolarizzazioni che però a differenza di quanto avviene normalmente sono cartacei e non digitalizzati. Il fatto di essere cartacei e, vieppiù di piccolo taglio, consente a chi li riceve ( le aziende ed in generale i creditori dello Stato) di usarli per assolvere ad obblighi, che per altri versi, queste persone hanno nei confronti dello Stato. E sappiamo quanti drammi in passato ci sono stati per imprenditori che sono stati processati perchè non potevano pagare ad. es i contributi, in quanto lo Stato non pagava i fornitori. Ora questa evenienza con i mini BOT andrebbe ad essere superata. Essendo questi titoli privi di scadenza, circolerebbero sul mercato, come circolavano i mini assegni bancari ( quelli da 50 e 100 lire) che divennero di fatto moneta spicciola ed entrarono nel calcolo della massa circolante "M1" per un breve periodo prima di essere ritirati per ordine della Banca d’Italia che allora sovrintendeva il sistema finanziario italiano. Questi mini Bot hanno però un altro elemento che ne limita la potenzialità, e questo elemento è la capacità di indurre inflazione. Per ora , in Italia questo pericolo non c’è, ma se si procedesse con grandi emissioni incontrollate, il pericolo diventerebbe realtà. Ecco quindi come superare le difficoltà emerse. 1- Non è moneta se la circolazione è volontaria e non forzosa; 2- Non è moneta se l’ambito applicativo e la circolazione è circoscritta a talune tipologie di pagamenti per evitare l’universalità ( come i buoni del supermercato, volontari e limitati al negozio). D’altra parte, non è debito nuovo ma surroga di vecchio debito, e quindi non c’è incremento del debito pubblico! Una bella pensata che non urta l’euro ed i suoi trattati (formalmente) ma che va controllata non appena si dovesse muovere l’inflazione che per ora, per stessa ammissione della BCE è ferma ancora per un anno.
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