Banco Farmaceutico. Il Vescovo di Verona, mons. Giuseppre Zenti: il suo valore sta nei farmaci raccolti ed è anche cultura del dono. Il sen. Stefano Bertacco: educa a combattere lo spreco.
di adminIn tutto il Veneto, nelle 466 farmacie aderenti alla GRF, grazie alla partecipazione di 1600 volontari, sono stati donati quasi 36000 farmaci, per un valore di 236000 euro, che saranno consegnati a 143 enti. A Verona, Banco Farmaceutico, oltre che con la GRF, raccoglie medicinali, attraverso il progetto Recupero Farmaci Validi. Presente in 16 città italiane, l’iniziativa, nella Città Scaligera, dove è coordinata dall’ ASL 9 ed è presente in 20 farmacie, ha consentito di raccogliere oltre 10.000 farmaci, per un valore di circa 129.000 euro, che hanno aiutato gli assistiti di 3 Enti del territorio. A livello nazionale, durante la scorsa GRF, sono state raccolte 421.90 confezioni di farmaci, contro le 376.692 dello scorso anno. L’aumento registrato è pari al 10,7%. I medicinali donati aiuteranno più di 468000 persone povere, di cui si prendono cura 1844 enti assistenziali, convenzionati, con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus. All’iniziativa hanno aderito 4487 farmacie (+312 rispetto alle 4.175 del 2018, pari a un incremento del 7,5%). L’evento ha coinvolto circa 15000 farmacisti. I titolari delle farmacie hanno donato oltre 668000 euro. Alla cena, erano presenti, tra gli altri, oltre al presidente della Fondazione Banco Farmaceutico, Sergio Daniotti, il vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti, il presidente di Assogenerici e amministratore delegato di EG STADA GROUP, Enrique Häusermann, il senatore e assessore ai Servizi Sociali del Comune di Verona, Stefano Bertacco, il presidente di Federfarma Veneto, Alberto Fontanesi, il presidente di Federfarma Verona, Marco Bacchini, la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca, il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Verona, Federico Realdon, e il delegato di Banco Farmaceutico Verona, Matteo Vanzan. “Ritrovarsi con gli amici e sostenitori di Banco Farmaceutico è un modo per promuovere una nuova cultura del dono, di cui il nostro Paese ha tanto bisogno: una cultura capace di moltiplicare gli effetti della solidarietà in virtù della capacità di soggetti, tanto diversi di mettersi assieme per il bene comune. La nostra rete di farmacisti, aziende, volontari ed enti assistenziali costituisce un’alleanza virtuosa che, negli anni, lavorando insieme a Banco Farmaceutico, ha contribuito alla sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale, nel garantire l’assistenza sociosanitario alle persone indigenti”, ha affermato il presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus. “Ormai, quella, che si è creata tra di voi, è una catena di amicizi, che si sta allargando sempre di più. Vi ringrazio di avermi fatto entrare a far parte di questa ottima e provvidenziale iniziativa. Oltre al valore intrinseco di quanto Banco Farmaceutico raccoglie, che è decisamente elevato, c’è da considerare il valore culturale, che è ancora superiore, e il vostro lavoro ne è un esempio”, ha dichiarato il vescovo di Verona, Giuseppe Zenti. “Vi volevo ringraziare perché, come ha detto monsignor Zenti, l’Amicizia è il filo conduttore dell’operato e cercare di migliorarsi rafforza le amicizie, ne crea di nuove e soprattutto aiuta le persone. E la vostra è un’opera completa, che unisce tutte queste caratteristiche. L’Amministrazione comunale supporta questa iniziativa, ormai da anni, e continuerà ancora anche in futuro. È un’importante monito anche per la cittadinanza, come educazione al riutilizzo e come sensibilizzazione a ridurre lo spreco” ha dichiarato il senatore e assessore ai Servizi Sociali del Comune di Verona, Stefano Bertacco. "Cene come questa sono l’occasione, semplice e più bella, per incontrare i volti di tutte le persone amiche, coinvolte nel sostegno a Banco Farmaceutico, e per ridestare e tenere sempre vivo il motivo, per cui ognuno di noi s’impegna, nel portare avanti quest’opera di carità, che non è altro che stare di fronte al prossimo e avere a cuore il suo destino", ha affermato Matteo Vanzan, delegato territoriale di Banco Farmaceutico Verona. Leggendo quanto sopra, non ci è rimasto che dirci ammirati della grande opera, svolta da Banco Farmaceutico Verona, talché meglio non avremmo potuto fare, che riprodurre in toto il comunicato ufficiale del Banco stesso. Ciò, per non trascurare dato alcuno, che permetta al Lettore, di valutare a fondo, l’entità dell’opera svolta e in svolgimento, di raccolta ed altamente umanitaria, il necessario impegno del Volontariato, che sempre ammiriamo, e, al tempo, di considerare l’importante controvalore del materiale prezioso, recuperato, che, altrimenti, non solo sarebbe andato perduto, ma, probabilmente, avrebbe anche creato problemi, in sede di elaborazione dei rifiuti.
Pierantonio Braggio
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