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Pinato (KM Soltec): «La nostra azienda è nata da una Renault Clio senza autoradio»

di Matteo Scolari
Matteo Pinato, fondatore e titolare di Km Soltec, racconta gli inizi, ma anche la crescita di un'azienda di informatica industriale partita da zero, che oggi occupa una decina di persone e ambisce di crescere anche all'estero.

Una Renault Clio senza autoradio e la curiosità di un giovane smanettone. Potrebbe sembrare l’inizio di un racconto di fantascienza, invece è la genesi reale di KM Soltec, protagonista della nuova puntata di TG Verona Economia – Top Imprese 2025, il format di Radio Adige TV dedicato alle storie imprenditoriali più significative del territorio.

A raccontare il percorso di KM Soltec è Matteo Pinato, fondatore e titolare dell’azienda con sede a Pressana, nella Pianura Veronese. Un’azienda che, in meno di dieci anni, ha superato i 2 milioni di euro di fatturato, impiega dieci persone e si appresta a varcare i confini nazionali con nuovi progetti in Spagna e Germania.

Matteo, la sua è una storia imprenditoriale davvero originale. Come è nato tutto?

Era il 2006, avevo comprato una Renault Clio senza autoradio. Un amico mi suggerì di montare un car PC, e da lì è partita una vera e propria avventura. Ho iniziato a costruire da solo un computer da auto, con monitor touch screen importato dalla Cina, hard disk da 80 giga, navigatore satellitare, musica e film. A quel tempo era una cosa pionieristica. La vera svolta però è arrivata quando, con mio padre, abbiamo aperto un e-commerce artigianale, vendendo componenti industriali per costruire car PC.

E così siete entrati nel mondo dell’informatica industriale…

Esatto. La clientela industriale ha iniziato ad acquistare i nostri componenti. Da lì, abbiamo capito che potevamo trasformare una passione in un business B2B. Tra il 2017 e il 2018, dopo il pensionamento di mio padre, ho fondato KM Soltec. Ho studiato nuovi modelli di business, ho riorganizzato l’offerta e oggi siamo strutturati in divisioni specializzate, con un catalogo molto più ampio e una forte attenzione al servizio clienti.

Come si sopravvive in un mercato così affollato e dominato da grandi player?

Innanzitutto, formazione continua. Bisogna studiare l’evoluzione del mercato e capire in che direzione si muove. Poi, differenziare: non affidarsi a un solo prodotto o settore, ma costruire divisioni indipendenti per ogni linea. Questo ci ha permesso di essere agili, offrendo servizio pre e post-vendita che i grandi portali non possono garantire. Inoltre, rispondiamo al telefono anche fuori orario: una cosa che fa la differenza.

E poi è arrivato anche il Covid…

Sì, due anni dopo la fondazione, il lockdown ha bloccato il mercato industriale. Ma proprio grazie alla diversificazione, alcune divisioni hanno continuato a funzionare, permettendoci non solo di restare in piedi, ma di rafforzare la reputazione e crescere.

Oggi KM Soltec è un’azienda da oltre 2 milioni di euro. Come si gestisce la crescita?

Delegando. L’imprenditore deve uscire dalla logica del “faccio tutto io”. Deve occuparsi di strategia, relazioni, nuove opportunità. Non può stare in azienda H24, altrimenti blocca la crescita. Oggi ho un team di dieci persone fidate, a cui ho delegato responsabilità operative. Questo mi permette di concentrarmi sullo sviluppo, come ad esempio l’internazionalizzazione.

E infatti state per aprire in due Paesi europei.

Sì, quest’anno vogliamo consolidare la nostra presenza in Spagna e Germania. La Spagna è culturalmente vicina a noi e ha un’economia in crescita. La Germania, invece, vive un momento difficile, ma proprio per questo crediamo sia il momento giusto per entrare, portando la nostra flessibilità e capacità di adattamento.

Avete già in mente una fase successiva fuori dall’Europa?

Sì, nel 2026 puntiamo a espanderci anche in mercati extraeuropei. In un mondo così instabile, diversificare i mercati è fondamentale. Ogni Paese ha dinamiche e abitudini diverse, e capire dove stanno andando i trend è il modo migliore per non restare indietro.

Tra due anni KM Soltec compirà 10 anni. Come la immagina?

Mi piacerebbe festeggiare con tanti collaboratori, magari con filiali aperte all’estero. Amo costruire team, mi piace vedere le persone crescere con l’azienda. Sogno una grande festa, non per celebrare me stesso, ma la forza di un gruppo che ha creduto in un’idea nata da un’autoradio mancante.

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