Il veronese Giorgio Gaburro tra i 100 manager dell’anno secondo Forbes
di RedazioneFondatore e CEO dell’omonima Galleria, Giorgio Gaburro è stato selezionato da Forbes tra i 100 manager italiani che nel 2024 si sono distinti per una leadership innovativa orientata alle nuove sfide del futuro.
Già un imprenditore affermato, a metà degli anni ’90 Giorgio Gaburro, veronese di origine, decide di seguire la sua profonda passione per l’arte visiva. Inizia così un dialogo intenso con esperti e galleristi del settore, tra cui Emilio Mazzoli che diventa suo mentore e principale sostenitore. È da questa collaborazione che prende vita il progetto della Galleria Gaburro, una “project gallery” innovativa, il cui cuore pulsante è l’interscambio culturale.
La prima sede, fondata nel 1995 a Verona, nasce con l’intento di diventare un punto di riferimento per la ricerca artistica. Fin dall’inizio, il progetto si distingue per la sua capacità di attrarre storici dell’arte e curatori di fama internazionale, che hanno curato importanti mostre di artisti di grande rilievo, tra cui Mario Schifano, Sandro Chia, Roberto Crippa, Hermann Nitsch, Daniel Spoerri e molti altri. Questo approccio ha permesso alla sede di consolidarsi come un luogo di eccellenza nella promozione della cultura artistica. Nel 2021, il progetto si espande a Milano, con l’apertura di una nuova sede in via Cerva, che vede la co-direzione di Cecilia Gaburro, figlia di Giorgio, proseguendo così la tradizione di qualità e innovazione avviata dal padre.

«Porto nel cuore una delle frasi più potenti di Steve Jobs: “L’unico modo per essere davvero soddisfatti è fare un gran bel lavoro. E l’unico modo per fare un gran bel lavoro è amare ciò che fai”. Questa frase non è solo un’ispirazione, ma una vera e propria guida. Un buon risultato, infatti, non dipende solo dalla propria passione e impegno, ma anche dalla scelta delle persone che ci circondano. Sono profondamente grato ai collaboratori, interni ed esterni, che mi hanno affiancato con dedizione e professionalità in questi anni. Ma, soprattutto, sono grato agli artisti che, con fiducia, hanno creduto nel mio lavoro e nelle mie capacità, permettendomi di crescere e di raggiungere traguardi straordinari insieme a loro», Giorgio Gaburro
Oggi Galleria Gaburro ha all’attivo produzioni, eventi, progetti espositivi ed editoriali con artisti italiani e internazionali come Daniel Spoerri, Hermann Nitsch, Emilio Isgrò, Marco Cingolani, Danilo Bucchi, Jan Fabre e Liu Bolin. E tante le istituzioni con cui ha collaborato e collabora: il MART di Rovereto, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Biennale di Venezia, Palazzo Ducale a Mantova, l’Università Bocconi di Milano, il MUDEC Museo delle Culture di Milano, la Galleria Borghese di Roma, la Reggia di Caserta, la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, il Complesso del Vittoriano di Roma, la Galleria degli Uffizi, il Palazzo Vecchio di Firenze e molti altri.
Attualmente, gli spazi milanesi della Galleria ospitano fino al 31 gennaio 2025 la mostra Quello che vedete non è né cibo, né arte, un’esposizione collettiva che, a partire dall’aforisma di Daniel Spoerri che dà il titolo alla mostra curata da Matteo Scabeni, rilegge la poetica del Maestro attraverso lo sguardo di una nuova generazione di artisti – Iain Andrews, Leda Bourgogne, Nebojsa Despotovic, e Malte Zenses – inserendosi in un’ampia riflessione sulla quotidianità, sulla ritualità, sull’alchimia e sul cibo.
In Evidenza
Confcommercio Verona: previsioni positive per le festività in alberghi e ristoranti

L’Aeroporto Catullo di Verona ha superato il traguardo di 4 milioni di passeggeri annui

Intesa Sanpaolo e BEI: 700 milioni di euro per il sostegno delle PMI e mid-cap italiane

Export agroalimentare, Marcato: «Urgente un intervento su Brennero e rapporti con l’Austria»

Produzione industriale veronese: trend positivo anche nel quarto trimestre

Primo investimento di Newport & Co: acquisito il 100% di Prodotti BAUMANN S.r.l.

Imprenditoria femminile, l’Italia guida la classifica della lavoratrici indipendenti

L’economia che non fa rumore ma tiene insieme la società

Verona motore economico del Veneto: crescita, export e turismo in primo piano



