etalentum: «Così aiutiamo le PMI a trovare talento qualificato»
di RedazioneFondata in Catalogna nel 2013, etalentum è oggi una delle più dinamiche società europee nella selezione di profili qualificati. Con oltre 40 sedi in Spagna e una spinta forte verso l’internazionalizzazione, ha aperto recentemente anche a Verona. Ne abbiamo parlato con Jaume Alemany, socio fondatore, e Goffredo Di Palma, manager responsabile per il mercato veronese.
Come nasce l’idea di etalentum?
L’idea nasce nel 2013 da un master universitario che ho frequentato insieme al mio socio David. Siamo partiti da un’esigenza concreta: nelle città medie della Catalogna, molto simili al Veneto per cultura e tessuto produttivo, le PMI faticavano a trovare personale qualificato. Non c’erano aziende specializzate in selezione del personale dedicate esclusivamente a questo tipo di realtà. Da qui, la decisione di creare etalentum, con l’obiettivo di offrire un servizio di alta qualità proprio dove mancava.
La vostra crescita è stata rapida. Avete puntato subito sull’internazionalizzazione?
Sì, io e David abbiamo sempre lavorato con l’estero. Conosco bene l’Italia, anche per motivi professionali precedenti. Questo ci ha portato a scegliere proprio l’Italia come primo mercato estero: è simile alla Spagna, soprattutto nel Nord, e Verona ci è sembrata perfetta per cominciare. Oggi siamo oltre 130 persone e continuiamo a crescere con questa visione internazionale.
Perché proprio Verona come prima sede italiana?
Verona rappresenta al meglio la realtà delle città medie italiane in cui operiamo. Non volevamo aprire a Milano o Roma, dove ci sono già grandi attori del settore. La cultura imprenditoriale veronese è molto simile a quella catalana, ed è fatta di PMI dinamiche e aperte all’innovazione. Un terreno perfetto per Etalentum.
Qual è oggi il valore aggiunto che etalentum può portare al mercato italiano e veneto?
Il mercato italiano è molto interessante, ma da anni vive una carenza cronica di profili qualificati, in particolare negli ambiti tecnico-scientifici e informatici. Il Veneto, seconda regione per domanda di lavoro dopo la Lombardia, ne è un esempio emblematico. Verona ha una posizione strategica e un’economia solida, ma le aziende faticano a reperire le figure giuste, soprattutto per l’export e l’innovazione.
Come si distingue etalentum rispetto ai competitor?
La nostra forza si basa su tre pilastri: la prossimità territoriale, la tecnologia e la qualità del servizio. Siamo presenti fisicamente nei territori dove operiamo, con persone che conoscono il contesto e parlano la lingua delle imprese. In più, abbiamo una piattaforma tecnologica proprietaria, sostenuta da intelligenza artificiale, che ci permette di trovare candidati che altri non intercettano. Infine, puntiamo su un servizio molto personalizzato e continuativo: seguiamo clienti e candidati passo dopo passo.
Parliamo proprio della tecnologia: come usate l’intelligenza artificiale?
Nel 2021 abbiamo lanciato Robinson, un assistente virtuale interno basato su AI. Robinson analizza curriculum anche incompleti, provenienti da database interni ed esterni, senza scartarli automaticamente. Interpreta i contenuti, segnala i profili potenzialmente validi e poi lascia che siano i nostri recruiter a valutarli. Così non perdiamo talenti nascosti, come spesso accade con i vecchi sistemi di selezione.
Avete anche un premio dedicato alle imprese: di cosa si tratta?
Si chiama Premio etalentum ed è parte della nostra responsabilità sociale d’impresa. Vogliamo premiare le aziende che si distinguono per attenzione alla dignità e al valore delle persone. Ogni edizione viene organizzata a livello locale, con il coinvolgimento di università, camere di commercio e cittadini, che votano i finalisti. Lo porteremo anche a Verona nei prossimi anni.
Quali sono i profili più richiesti oggi nel mercato veronese?
I venditori in tutte le forme – dal commerciale junior al direttore vendite – sono oggi i più richiesti, perché l’esigenza principale delle imprese è “vendere meglio”. Seguono i profili legati al turismo, alla ristorazione e alla logistica, con una crescente richiesta di qualificazione anche per lavori stagionali o operativi. Il mercato sta diventando sempre più selettivo, anche per le mansioni tradizionalmente considerate “semplici”.
Quali sono gli obiettivi futuri di etalentum?
Il nostro motto è crescere con qualità, non per forza con rapidità. Nel 2025 apriremo sei nuove sedi in Italia, tra cui Roma, Milano, Bergamo, Treviso e Padova. Inoltre, stiamo lavorando per entrare nel mercato dell’America Latina, dove la lingua e la cultura simili ci facilitano molto. Infine, guardiamo con interesse anche ad altri Paesi europei, ma non prima del 2026.
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